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Gente in giro e negozi aperti, altra pioggia di denunce

Sono saliti a 240 i denunciati. Provvedimenti anche nei confronti di sei negozi

Gente in giro e negozi aperti, altra pioggia di denunce
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C'è ancora troppa inosservanze delle regole. Dai negozi aperti nonostante i divieti, alle persone che se ne vanno in giro anche se non strettamente necessario. C'è chi, fermato, ha ammesso che stava andando a giocare a Monopoli, ai videogames o a vedere la fidanzata. Motivazioni che ovviamente possono costare una denuncia.

Pioggia di denunce

L’emergenza non si ferma, e con essa nemmeno l’azione di contrasto e contenimento del contagio coordinata dalla Prefettura. Sono ormai oltre 5.700 le persone controllate dal dispositivo interforze attivo nella Provincia di Monza e della Brianza, con oltre 240 denunce per inosservanza dei provvedimenti dell’Autorità, per false attestazioni o dichiarazioni a Pubblico Ufficiale o per altri reati (erano cento solo sabato). Circa 1.900, invece, i controlli sugli esercizi commerciali, che hanno portato a 6 denunce ed altrettante sanzioni amministrative. Questa la misura dei servizi svolti finora dalle Forze di polizia e dall’Esercito italiano, a cui si sommano i numerosissimi controlli che quotidianamente vengono effettuati dalle Polizie locali e dalla Polizia provinciale.

Se positivi, si rischia grosso

Il Prefetto Patrizia Palmisani ha richiamato l’attenzione sul fatto che il nuovo modello ministeriale, scaricabile anche dal sito della Prefettura, è stato recentemente integrato con l’espressa dichiarazione, sotto la propria responsabilità, di non essere sottoposti alla misura della quarantena e di non essere risultati positivo al Covid 19.

«In questi casi, infatti, vige un divieto assoluto di mobilità, che se non rispettato espone ad una grave responsabilità di carattere penale - ha spiegato  il Prefetto Palmisani «Si sta profondendo il massimo sforzo per garantire la piena osservanza delle misure di contenimento. Il sacrificio affrontato dalla maggioranza dei cittadini non deve essere assolutamente vanificato dalla leggerezza di pochi incoscienti».

Servizi a domicilio

Mettere nelle condizioni i cittadini di non uscire di casa. La Prefettura ha  invitato i sindaci ad adottare le iniziative necessarie per l’erogazione dei servizi di assistenza di cui i cittadini in quarantena potrebbero avere bisogno, anche attraverso i Servizi sociali e le associazioni di volontariato attive nei diversi territori. Molti lo hanno già fatto. In particolare, è stato chiesto a tutte le Amministrazioni comunali di attivare canali di comunicazione dedicati per i servizi assistenziali proposti, che dovranno essere pubblicizzati il più possibile.

 

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