Giussano: spacciatore sperona l'auto dei carabinieri, fugge ma dopo un inseguimento viene arrestato.
In manette un 24enne
I carabinieri della Stazione di Giussano hanno arrestato un 24enne, marocchino, in Italia senza fissa dimora, celibe, nullafacente, ben noto ai comandi dell'Arma della zona per i numerosi precedenti a suo carico in quanto pluripregiudicato per reati in materia di stupefacenti.
L'inseguimento
Lo
spacciatore, destinatario già di un ordine di custodia cautelare in carcere, era a bordo di un’Alfa Rome Giulietta a Mariano Comense, in via Salvo D’Acquisto, insieme ad un complice, quando attorno alle 18.30, davanti un posto di controllo dei militari ha tentato di fuggire. Non si è fermato e ha accelerato a tutta velocità, guidando in modo spericolato e pericoloso. Un lungo inseguimento che è terminato a Giussano, in via Milano dove, la gazzella dei militari è stata speronata. Nel frattempo, grazie all’immediata comunicazione di quanto stava accadendo agli altri comandi Arma della zona, i militari della Stazione di Giussano si sono messi immediatamente alle ricerche dei fuggitivi.
L'abbandono dell'auto e la fuga a piedi
L 'intervento immediato dei carabinieri ha permesso prima di individuare la Giulietta abbandonata lungo via IV Novembre e, successivamente, di rintracciare il malvivente che, insieme a un complice, camminava lungo via Roselli. C'è stato quindi un breve inseguimento a piedi:, ma dopo poco i carabinieri sono riusciti a bloccare il sospetto. Il complice invece è riuscito a fuggire lungo le vie limitrofe.
La perquisizione
La successiva perquisizione personale e veicolare permetteva di rinvenire: venticinque dosi di cocaina per un peso complessivo lordo pari a quindici grammi, vari telefoni cellulari e oltre 600 euro ritenuti provento dell’attività di spaccio.
I reati
Il 24enne è stato tratto in arresto per evasione dai domiciliari dove era stato posto in seguito a un arresto operato sempre dai militari di Giussano il 23 febbraio, detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti e resistenza a pubblico ufficiale. Nei confronti dell’indagato è stato eseguito l’ordine di custodia cautelare in carcere conseguente la richiesta di aggravamento di misura già promossa dal comando operante e per la quale risultava ricercato dal 15 aprile 2021.