Green pass e vaccini: ma la Croce Verde viene insultata
I volontari hanno sottolineato l'importanza di sottoporsi alla somministrazione e come funziona la certificazione
Hanno spiegato come funziona il green pass e hanno invitato alla vaccinazione, ma qualcuno non ha gradito e ha insultato la Croce Verde di Lissone.
Green pass e... insulti
«Perchè riportate nefandezze? Vergognatevi, venduti». Parole forti quelle indirizzate sui social network ai volontari della Croce Verde. Parole che, in piena pandemia mondiale e nel cuore della più imponente campagna vaccinale dell’ultimo secolo, pesano come macigni per i tanti soccorritori che nell’ultimo anno e mezzo hanno lavorato giorno e notte senza mai tirarsi indietro.
Il casus belli è stato un post della storica associazione di 118 che spiegava le regole del green pass e l’importanza di sottoporsi alla vaccinazione anti-coronavirus. Un post che, a quanto pare, non è andato giù a qualcuno che ha additato le decine di volontari della Croce Verde di «riportare nefandezze» e che, a suo dire, dovrebbero «essere neutrali invece siete dei venduti».
Il commento del presidnete
Posizione alla quale ha prontamente risposto, senza troppi giri di parole, direttamente il neo presidente Alessandro Cazzaniga.
Sono quasi due anni che lottiamo, tutti quanti e nessuno escluso, contro questo maledetto virus. Come volontari siamo sempre stati in prima fila per tutelare la salute e la sicurezza di tutti. Ognuno è libero di esprimere il suo pensiero, non siamo affatto venduti e non ci dobbiamo vergognare di nulla, noi ci atteniamo alle disposizioni delle autorità sanitarie.
Ma l’amarezza, anche per lo scarso rispetto nei confronti di chi da quasi mezzo secolo si occupa di assistere malati e persone in difficoltà, è stata davvero tanta.
Noi durante la prima ondata non ci siamo mai tirati indietro. Deve essere chiaro che non abbiamo mai accompagnato attori o falsi malati in ospedale, abbiamo sempre accompagnato persone che in moltissimi casi non sono mai più tornate a casa dalle loro famiglie.
Mattarella: "Il vaccino è un dovere civico e morale"
La Croce Verde ha anche voluto ricordare quanto detto dallo stesso presidente della Repubblica Sergio Mattarella: «Vaccinarsi è un dovere civico e morale».
Noi come Croce Verde siamo sempre stati in prima fila, accanto a chi aveva bisogno e che davvero magari non ha fatto ritorno a casa dai propri cari. Noi tutti volontari abbiamo gettato il nostro cuore oltre l’ostacolo, e sentirci dare dei “venduti” o che “riportiamo nefandezze” sul tema dei vaccini è quantomai inopportuno. Certo è che non ci fermeremo qui, anzi, andremo avanti sempre a testa alta e sempre a fianco di chi sta male.
E sono proprio i soccorritori che, già da febbraio del 2020 (ma lo fanno da ben cinquant’anni), hanno sacrificato i propri affetti e rinunciato a gran parte del proprio tempo per stare accanto a chi ha bisogno.
La notizia anche sul Giornale di Monza in edicola e sull'edizione digitale