Per una scuola in presenza

Il gruppo “La scuola è solo in presenza” scende in piazza per dire “No” alla Dad

L'evento si è tenuto in piazza Trento e Trieste alle 16 e ha coinvolto genitori, insegnati e studenti di tutta la Provincia

Il gruppo “La scuola è solo in presenza” scende in piazza per dire “No” alla Dad

La Rete Nazionale “Scuola in Presenza” domenica 21 ha indetto nelle piazze di 12 regioni italiane una manifestazione per chiedere a gran voce la riapertura delle scuole. Tra queste anche la Lombardia, dove a Monza questo pomeriggio il gruppo “La scuola è solo in presenza” è sceso in piazza Trento e Trieste per chiedere il ripristino immediato della didattica in presenza per ogni ordine e grado d’istruzione.

La scuola è solo in presenza

Ad un anno dall’inizio della pandemia, tra alti e bassi, gli studenti sono ancora costretti a fare didattica a distanza. Con l’aumento dei contagi, le Istituzioni hanno deciso di chiudere le scuole, ma la decisione ha fatto insorgere l’opinione pubblica, che non tollera più di vedere i giovani fare didattica attraverso lo schermo di un computer.
E’ per questo che domenica pomeriggio, alle 16, in piazza Trento e Trieste il gruppo “La scuola è solo in presenza” ha deciso aderire alla manifestazione nazionale promossa dal gruppo “Scuola in Presenza”, che raggruppa al momento oltre 20 comitati e associazioni di genitori, docenti e studenti di tutta Italia che da mesi stanno collaborando a favore della scuola.
L’evento, che ha preso luogo in ben 12 regioni d’Italia, ha coinvolto genitori, ragazzi e insegnati di tutta la Provincia di Monza e Brianza, che zaini alla mano, cartelloni e striscioni di protesta, si sono riuniti per dire “No” alla Dad in quanto modalità di insegnamento ritenuta inefficace per l’apprendimento; svilente sul piano sociale e relazionale; discriminatoria per gli alunni provenienti da contesti fragili e lesiva per coloro con disabilità o difficoltà di apprendimento.

Vogliamo chiedere al governo italiano di aprire le scuole, perché istruzione e socialità sono un diritto fondamentale ed essenziale da riconoscere e garantire, come ricorda l’articolo 34 della Costituzione. Le Istituzioni si devono adoperare per mettere in atto rapidamente tutte le misure necessarie allo svolgimento delle lezioni in sicurezza e in presenza per ogni ordine e grado di istruzione. Non tollereremo che si rimandi l’apertura oltre l’8 aprile né che la didattica a distanza venga adottata come soluzione di lungo termine, mentre altri Paesi europei si attivano per difendere l’istruzione in presenza. Bisogna frenare il crescente gap di formazione e salute tra i nostri studenti e quelli degli altri paesi.

 

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