Doccia fredda a Lissone

Illuminazione a led: il Consiglio di Stato ferma (per ora) l'aggiudicazione

Dopo i ricorsi incrociati della prima e seconda classificata nella gara indetta dalla Centrale di committenza della Provincia

Illuminazione a led: il Consiglio di Stato ferma (per ora) l'aggiudicazione
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Tutta la faccenda legata all'aggiudicazione della concessione del nuovo servizio di illuminazione pubblica a Lissone, per ora, è letteralmente "ferma al palo".

Illuminazione pubblica, l'udienza

A seguito dell’udienza che si è tenuta venerdì 21 gennaio, il Consiglio di Stato si è pronunciato accogliendo la richiesta di sospensiva relativa all’aggiudicazione della concessione del servizio di illuminazione pubblica.

I giudici del Consiglio di Stato, con propria ordinanza, hanno quindi sospeso l’esecutività dell’assegnazione del bando a Enel Sole (arrivata seconda e che aveva presentato inizialmente ricorso al Tar Lombardia), come richiesto da Citelum (società francese del gruppo Edf, e inizialmente arrivata prima nella gara).

Palazzo Spada, nel frattempo, ha anche fissato l’udienza pubblica per la discussione del ricorso nel merito al 13 maggio, cui farà seguito o la sentenza definitiva (e la conseguente aggiudicazione del servizio) o una ulteriore fase di verificazione.

Servizio pronto intervento

Per ovviare ai possibili ritardi nel processo di efficientamento degli impianti di illuminazione, l’Amministrazione è al lavoro per valutare l’attivazione di un servizio di pronto-intervento a cui i cittadini potranno rivolgersi per segnalare guasti o malfunzionamenti degli impianti.

Nei prossimi giorni il Comune valuterà la gestione della manutenzione ordinaria e straordinaria fino all’assegnazione della gara d’appalto, anche individuando (mediante appalto) figure specializzate di pronto-intervento. Contestualmente, verranno anche resi noti tutti i canali comunicativi a disposizione per poter avanzare le segnalazioni.

Il servizio di manutenzione ordinaria e straordinaria riguarderà i guasti sugli impianti di illuminazione, con la possibilità per tutti i cittadini di segnalare eventuali malfunzionamenti (pali della luce con lampade spente o intermittenti, interi impianti spenti con vie totalmente al buio).

I commenti sulla vicenda

Il sindaco Concetta Monguzzi e l'assessore ai Lavori pubblici Marino Nava, ovviamente, hanno commentato la vicenda che rischia di far tirare per le lunghe un intervento atteso da anni.

Il ricorso al Tar della Lombardia, e il successivo grado di giudizio dinanzi al Consiglio di Stato, stanno purtroppo ritardando il via ai lavori per la riqualificazione dell’illuminazione pubblica, un’esigenza ormai non più rinviabile. E' importante sottolineare che tali ritardi non sono direttamente dipendenti dall’Amministrazione dal momento che il Comune ha agito in maniera limpida e trasparente affidando l’aggiudicazione del bando alla Centrale Unica di Committenza provinciale di Monza e Brianza. Lo stop attuale non è quindi in alcun modo riconducibile al Comune, che si trova oggi in una situazione di stallo indipendente dalle proprie volontà.

Così hanno commentato il primo cittadino e il suo vice che, la scorsa settimana dalle colonne del Giornale di Monza, aveva annunciato dell'attesa della sentenza del Consiglio.

Non solo: si è giunti all’indizione della gara al termine di un accurato iter che ha prodotto due documenti strategici per efficientare l’illuminazione pubblica: il Daie, documento di analisi dell'illuminazione esterna, e il Pric (piano regolatore illuminazione comunale). Noi come Comune siamo convinti della strada intrapresa e abbiamo pronto il piano per rendere la nostra illuminazione interamente a led, garantendo più sicurezza per i cittadini e un consistente risparmio per le casse comunali. Come Comune, tuttavia, non possiamo attendere oltre: da qui la scelta di valutare l’attivazione di un servizio che possa fornire nel breve e medio termine le risposte a situazioni di criticità.

L’iter di aggiudicazione

La procedura di gara per l’affidamento dell’illuminazione pubblica era stata indetta tramite la Centrale Unica di Committenza della Provincia.

La francese Citelum era ricorsa in Appello, impugnando al Consiglio di Stato la sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia con cui era stata disposta la sua esclusione dalla gara per l’affidamento del servizio di illuminazione, con conseguente aggiudicazione a Enel Sole.

Il progetto già approvato dall’Amministrazione prevede la riqualificazione globale dell’illuminazione pubblica, per garantire sul territorio la presenza di punti luce meglio funzionanti, assicurando al tempo stesso un incremento dell’efficienza energetica degli impianti.

Illuminazione, il progetto nel 2019

Il progetto di fattibilità è stato approvato dalla Giunta nel 2019, di conseguenza l’iter tecnico è già stato completato.

L’obiettivo rimane quello di dotare la città di illuminazione a Led, completando un iter che ha già visto il Comune acquistare da Enel Sole quasi 4mila pali della luce per una spesa complessiva di circa 150mila euro.

Un passo essenziale per poter procedere alla riqualificazione dell'illuminazione pubblica, sfruttando le più moderne tecnologie in ottica di risparmio e controllo del territorio.

(in copertina Palazzo Spada a Roma, dal sito del Consiglio di Stato)

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