Il caso da risolvere

In corso il sopralluogo dei Ris di Parma nell'area in cui è stato ritrovato il cadavere a Desio

Hanno effettuato tutti i rilievi del caso sia all'interno dell'ex carcere, posto sotto sequestro nella giornata di martedì, sia nel campo in cui è stato ritrovato il cadavere. 

In corso il sopralluogo dei Ris di Parma nell'area in cui è stato ritrovato il cadavere a Desio
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Sono arrivati questa mattina, giovedì 1 settembre, alla ricerca di qualunque elemento possa portare a dare un nome al cadavere rinvenuto sabato scorso a Desio.

In corso il sopralluogo dei Ris di Parma nell'area in cui è stato ritrovato il cadavere a Desio

Si tratta dei Ris di Parma che erano attesi proprio in questi giorni e dalle prime ore di oggi sono al lavoro nell'area in cui è strato ritrovato il corpo dell'uomo, in un campo di granoturco non lontano dalla caserma dei Carabinieri e nelle immediate vicinanze dell’ex carcere di via Canonico Villa.

In particolare i Ris hanno effettuato tutti i rilievi del caso sia all'interno dell'ex carcere, posto sotto sequestro nella giornata di martedì, sia nel campo in cui è stato ritrovato il cadavere.

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L'autopsia

Intanto potrebbe essere svolta già la prossima settimana l'autopsia sul corpo dell'uomo che, lo ricordiamo, non ha ancora un nome in quanto il volto, al momento del ritrovamento, era sfigurato di conseguenza non è stato possibile stabilire neppure la nazionalità. In un primo momento sembrava si trattasse di un nordafricano, forse marocchino, ma non ci sono elementi che lo possono provare.

Le indagini

Rispetto a questa morte, ancora da chiarire, c’è da parte degli investigatori il più stretto riserbo. Si batte la pista dell’omicidio, anche se le indagini procedono a 360 gradi. E non è esclusa l'ipotesi che ci sia un legame con l’ambiente dello spaccio.

Tra i quesiti resta inoltre da capire se esiste un legame tra l’uomo che ancora non ha un’identità e le presenze notturne di senzatetto e sbandati che di frequente trovano riparo proprio nei locali dismessi dell’ex carcere.

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