Inchiesta ginnastica ritmica, il Riesame respinge i ricorsi
Il tribunale non concede l'annullamento del sequestro dei telefonini
Inchiesta ginnastica ritmica, il Riesame respinge i ricorsi che nelle scorse settimane erano stati presentati.
Inchiesta ginnastica ritmica, chiesto l'annullamento del sequestro dei telefonini
Il tribunale del Riesame ha respinto i nuovi ricorsi presentati da due atlete per ottenere l’annullamento del sequestro dei telefonini, nell’ambito dell’inchiesta per presunti maltrattementi su minori che vede indagate la responsabile tecnica dell’Accademia di ginnastica ritmica di Desio, Emanuela Maccarani e l'assistente Olga Tishina. A dicembre gli inquirenti hanno sequestrato sette telefoni cellulari, oltre a due quaderni manoscritti nei quali veniva indicato il peso delle atlete. Non solo quelli delle due indagate, m anche i cellulari quelli di altre due allenatrici e di tre ginnaste.
Neppure l'incidente probatorio è stato accordato
Le difese (avvocati Danila De Domenico per Maccarani, Markus Werner e Tiziano Tosini per Tishina) avevano presentato il ricorso al tribunale del Riesame di Monza a dicembre, presieduto da Ottone De Marchi, che aveva disposto il dissequestro del materiale (per "carenza di motivazioni del provvedimento"), poi rifatto oggetto di nuovo sequestro nei giorni scorsi, con un nuovo atto degli inquirenti. Contro questo nuovo provvedimento sono stati presentati altri due ricorsi, che il Riesame ha respinto. Altre difese hanno provato invece la strada dell’incidente probatorio, che però non è stato accordato.