Assurdo

Insultato e picchiato per aver chiesto di spostare una macchina: incredibile aggressione allo chef Luca Bizzarri

Il titolare del food truck Dai Bravi Ragazzi e la sua dipendente vittime della follia di due automobilisti a Cabiate.

Insultato e picchiato per aver chiesto di spostare una macchina: incredibile aggressione allo chef Luca Bizzarri
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Insultati e picchiati in strada solo per aver chiesto di spostare un’auto che ostacolava il passaggio. Vittime dell’assurda aggressione, avvenuta sabato 9 ottobre 2022 a Cabiate, il 40enne Luca Bizzarri, originario di Seregno ma residente a Meda, titolare del food truck «Dai Bravi Ragazzi», e la sua dipendente di Verano Brianza.

Incredibile aggressione a Cabiate

Bizzarri è molto conosciuto in Brianza e non solo, dato che a bordo del suo inconfondibile furgoncino fa tappa in vari Comuni della zona proponendo i suoi deliziosi hamburger e talvolta svolge anche il servizio catering. «Sabato sera, verso le 23.30, io e la mia dipendente, a bordo del furgoncino, ci stavamo recando a Cabiate, dove in via Allende 7 ho un magazzino per la conservazione dei prodotti - racconta Bizzarri ancora incredulo per l’accaduto - Stavamo percorrendo via Gramsci quando, giunti all’intersezione con via Allende, ci siamo trovati il passaggio ostacolato da un veicolo in sosta vietata, una Volvo grigia che probabilmente era stata parcheggiata lì da un cliente di un bar vicino». La dipendente è scesa dal furgoncino e si è recata nello spazio esterno del bar, dove c’erano persone sedute ai tavolini, chiedendo gentilmente se ci fosse il proprietario dell’auto e se potesse spostarla. Dopo pochi secondi ecco arrivare un uomo e una donna, che hanno iniziato a inveire contro Bizzarri e la dipendente con frasi del tipo «Mi avete rotto i c... Io la macchina non la sposto».

Insultato e picchiato per aver chiesto di spostare una macchina

Bizzarri, dal finestrino, sempre con estrema educazione e senza rispondere alle provocazioni, ha chiesto all’uomo di spostare l’auto: «Ho rimarcato che non volevo litigare con nessuno, ma che non riuscivo a entrare nel mio deposito». Ma i due, probabilmente marito e moglie, fermi sulla loro posizione, hanno ripetuto che non avrebbero spostato la macchina e dalle parole sono passati alle mani. «Continuando a urlare l’uomo ha aperto la portiera del furgone, tirandomi giù per la maglia - spiega Bizzarri - Poi mi ha afferrato il collo con le mani sbattendomi la schiena sul mezzo». E poco dopo, secondo quanto raccontato dal 40enne medese, sono giunti altri quattro uomini a dargli man forte: «Mi hanno picchiato anche loro, mentre altri due cercavano di farlo desistere. Io non ho reagito ai loro attacchi».

Aggredita anche la dipendente

E mentre gli uomini se la prendevano con lui, la donna si è scagliata contro la sua dipendente: «Le ha strappato i capelli, facendole sbattere anche la testa di riflesso sul montante del veicolo, poi l’ha tirata per un braccio. A questo punto, sentendo le sue urla, sono riuscito a divincolarmi e a raggiungerla. Insieme ci siamo chiusi all’interno del furgone per chiamare i Carabinieri». Bizzarri con il telefonino è anche riuscito a scattare una foto della Volvo. A quel punto il suo aggressore, intuendo che stava allertando le forze dell’ordine, ha spostato l’auto e insieme alla donna e agli altri quattro uomini è rientrato nel bar. Dopo qualche minuto è intervenuta una pattuglia dei Carabinieri per constatare quanto accaduto.

Sporta denuncia ai Carabinieri

«Io e la mia dipendente, dato l’orario, non ci siamo recati subito al pronto soccorso, ma non è escluso che lo faremo», precisa Bizzarri, che il giorno seguente, domenica, si è recato in caserma per sporgere denuncia contro gli autori dell’aggressione, ritenendosi vittima di lesioni personali.

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