Tragedia

La mamma di Andrea lascia la via dove è morto il figlio

Via Buonarroti è troppo pericolosa, chieste misure di sicurezza stradale

La mamma di Andrea lascia la via dove è morto il figlio
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Troppo troppo doloroso ogni mattina rivedere il luogo, proprio davanti a casa, in cui il suo bambino è stato strappato alla vita in modo così drammatico. La mamma di Chen Wen Tao, il bambino undicenne di origini cinesi – per tutti Andrea - investito e ucciso da un’automobile giovedì 27 aprile nella parte periferica di via Buonarroti a Monza, ha lasciato il quartiere dove è morto il figlio.

Addio al quartiere

Non ce la faceva più a rivivere ogni giorno la tragedia, vedendo quell’asfalto su cui per giorni sono rimaste le tracce del sangue del suo bambino.

A comunicarlo è stata la zia di Chen, che ha partecipato martedì a due mesi esatti dalla tragedia, all’ennesimo momento di raccoglimento che è stato organizzato in quel punto finale di via Buonarroti al confine con Brugherio. Una cerimonia, con la posa di un mazzo di fiori, organizzata dal cittadino attivo Luciano Rossetti anche per «accendere i riflettori su una piaga come quella delle morti sulle strade che è ancora più odiosa quando strappa alla vita bambini di 11 anni come Chen», ha detto.

Per rendergli omaggio, i compagni di scuola e di squadra, subito pochi giorni dopo la tragedia si erano dati appuntamento sul luogo dell’incidente, assieme a tante persone vicine ad associazioni ambientaliste.
«Ora vorremmo anche installare una ghost bike, una bicicletta bianca diventata il simbolo delle vittime della strada, proprio lì dove ha perso la vita. E’ morto un bambino non si può far finta di niente», ha sottolineato Rossetti.

La sicurezza stradale in via Buonarroti

Molteplici le finalità di momenti come questi che Rossetti vorrebbe far diventare rituali, oltre a mantenere vivo il ricordo di Andrea, che frequentava il collegio Guastalla, a San Fruttuoso, e giocava nell’Eureka basket e aveva tutta la vita davanti, «accendere i riflettori sulla sicurezza stradale».

Con lui oltre alla zia del piccolo e ad alcuni cittadini della Consulta Sant’Albino c'era  anche il consigliere comunale Villy De Luca (Pd) che ha rimarcato la necessità di manutenzioni per rendere quella strada più sicura e ha detto:

E’ pericolosa e anche la mamma di Chen ha lasciato Buonarroti, la capisco io avrei proprio lasciato Monza davanti a una tragedia così. So che l’Amministrazione sta cercando di recuperare i due anni di Covid in cui non sono state fatte manutenzioni stradali - ha detto De Luca - In quella zona ci sono aziende e abitazioni e va messa in sicurezza. C’è una fermata del bus e l’idea di cui mi farò portavoce in Consiglio comunale è di sollecitare la Giunta a rifare le strisce, ridisegnare le linee bianche, prevedendo anche dei cuscinetti berlinesi o un dosso per le automobili che lì sfrecciano e per i molti camion trattandosi di una zona industriale. Ma soprattutto si dovrà capire come sistemare il cordolo della ciclabile.

Anche se gli accertamenti su quanto successo sono in corso De Luca sottolinea come sia emerso che il piccolo potrebbe essere morto proprio sbattendo la testa contro quel cordolo. «E’ un’area marginale tra un Comune e l’altro, ma non deve essere ignorata», ha rimarcato.

 

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