La toccante lettera della figlia del brianzolo Vittorio Zorloni, morto nel crollo della funivia a Stresa
Una lettera a cuore aperto, al papà che non vedrà più: “C’è una cosa più grande e potente che ci legherà in eterno”.
Le toccante lettera di Angelica, la figlia di Vittorio Zorloni, 54enne nato a Seregno ma cresciuto a Seveso, che ieri ha dovuto improvvisamente dire addio al suo papà: era tra le persone a bordo della funivia crollata a Stresa, sulla salita per il Mottarone.
La toccante lettera della figlia del brianzolo Vittorio Zorloni, morto nel crollo della funivia a Stresa
Ha voluto scrivere sui social, lasciando lì le sue parole per il papà che ieri è deceduto nel drammatico incidente sulla funivia di Stresa. Una lettera a cuore aperto, al papà che non vedrà più.
“Papà, ironia della sorte oggi io ero sul versante opposto della montagna con la mia famiglia, voi avete pensato di andare finalmente a farvi un bel giro in funivia nel primo giorno di sole e libertà e invece le nostre strade si sono divise per sempre. So che da lassú adesso faremo finalmente pace perché, semplicemente, in questa vita non eravamo destinati a riuscire a parlarci in modo giusto. (…) Ma comunque papà, ti ho amato tanto e per questo mi facevi così arrabbiare e so che anche tu mi hai amata tanto. Anche se non leggerai mai queste parole c’è una cosa più grande e potente che ci legherà in eterno.
E so, papà, che non è stato in questa vita ma sará nella prossima in cui sistemeremo tutto e ci riabbracceremo.
E tu, piccolo Mattia, oggi diventi un angelo meraviglioso e tanto prezioso accompagnato dalla tua mamma. Vi porto nel cuore come solo le cose belle si possono portare. Alla prossima vita, che adesso possiate ridere tutti e tre di nuovo insieme nella luce più splendente di tutte”.
Insieme a Vittorio Zorloni c'era Elisabetta Persanini e il loro bimbo di 5 anni, Mattia. Anche loro non ce l'hanno fatta.
La Magistratura ha aperto un'inchiesta
La tragedia è avvenuta ieri, domenica 23 maggio. Secondo quanto è emerso finora ha ceduto un cavo d’acciaio e la cabina della funivia Stresa-Mottarone è precipitata nel vuoto con a bordo tutti i passeggeri una zona boschiva e impervia.
L’impianto di risalita era stato revisionato completamente solo 5 anni fa. Nel Verbano-Cusio-Ossola intanto la Magistratura ha aperto un’inchiesta per stabilire la causa della tragedia che è costata la vita a 14 persone e che lascia unico superstite un bimbo di 5 anni senza più una famiglia. Si indaga per omicidio plurimo colposo.