Nuovi dati

La variante inglese non solo è più contagiosa, è anche più letale

Burioni: "Con una analisi molto complicata è stato stabilito che l’infezione con la “variante inglese” aumenta di circa il 50% la mortalità rispetto all’infezione con il ceppo originale".

La variante inglese non solo è più contagiosa, è anche più letale
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La variante inglese non solo è più contagiosa, è anche più letale. Lo ha sottolineato il noto virologo Roberto Burioni poco fa in un post su Facebook.

La variante inglese non solo è più contagiosa, è anche più letale

"Ieri sera, a Che Tempo Che Fa, vi ho detto che la variante inglese (B.1.1.7) è certamente molto più contagiosa, ma che non c'erano ancora prove convincenti di una sua maggiore "letalità".

Purtroppo queste prove sono arrivate stamattina. Con una analisi molto complicata (chi vuole può leggersi il lavoro) è stato stabilito che l'infezione con la "variante inglese" aumenta di circa il 50% la mortalità rispetto all'infezione con il ceppo originale.

Per essere più chiari, una persona della mia età (maschio tra i 55 e 69 anni, in buona salute e senza problemi particolari) passa da un rischio di morte dello 0,6% a un rischio dello 0,9%".

Le parole sono del noto virologo Roberto Burioni che poco fa sulla sua seguitissima pagina Facebook ha condiviso un documento, che potete trovare a questo link, in cui vengono analizzati i dati che hanno portato a classificare la variante inglese non solo come più contagiosa ma anche come più letale.
Non certo una buona notizia visto che in Italia la variante B.1.1.7, al momento, si sta diffondendo rapidamente. Tuttavia, sottolinea lo stesso Burioni "La buona notizia è che la "variante inglese" è bloccata perfettamente dai vaccini disponibili, anche da quello prodotto da AstraZeneca. Dunque è un nemico che possiamo affrontare e vincere".

Bloccati i vaccini Astrazeneca

Intanto, in una situazione in cui diventa sempre più urgente la necessità di avere grandi quantità di vaccini per iniziare la somministrazione di massa, oggi è arrivata la decisione da parte di Aifa di sospendere a titolo precauzionale i vaccini Astrazeneca, in attesa dei pronunciamenti dell’Ema.  Una decisione, sottolinea Aifa, "assunta in linea con analoghi provvedimenti adottati da altri Paese europei”.
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