Arcore

L'arcivescovo Delpini celebra messa per i 100 anni dall'apparizione della Madonna del Divin Pianto

Chiesa gremita ieri sera, giovedì, a Cernusco per la messa celebrata da Delpini in occasione del centenario dell'apparizione della Madonna alla suora arcorese Elisabetta Radaelli, che, da morente che era, guarì

L'arcivescovo Delpini celebra messa per i 100 anni dall'apparizione della Madonna del Divin Pianto
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La chiesa di Santa Maria Assunta di Cernusco sul Naviglio era gremita ieri sera, giovedì 22 febbraio 2024. L'arcivescovo, monsignor Mario Delpini, ha infatti celebrato la Messa in occasione del centenario dell'apparizione della madonna del Divin Pianto a suor Elisabetta Redaelli, originaria di Arcore, nel convento delle suore Marcelline.

Il centenario

Monsignor Delpini nell'omelia ha attualizzato il messaggio che la Vergine disse alla veggente un secolo fa. La Madonna in una prima apparizione le disse "Prega, confida e spera". Mentre quando tornò nella notte tra il 22 e il 23 febbraio 1924 le lasciò un compito: "Devi dire questo: Gesù piange perché non è abbastanza amato, cercato e desiderato, anche dalle persone consacrate.

Così Delpini durante l’omelia:

"Nel mondo di oggi c’è il vizio di sottovalutarsi. Il credere di non essere all'altezza. Ogni volta ho dei buoni propositi, ma poi ricado sempre negli stessi peccati. Il messaggio di Gesù del Divin Pianto ci dice che sei chiamato ad un amore più grande. Non è che vuole infantilmente più affetto, ma vuole che scopriamo che la nostra felicità è nell'amore. Ci dice: il tuo destino è la santità, non la mediocrità. Il nostro tempo poi genera una grande confusione: la gente chiama qualsiasi cosa “volontà di Dio”. Il messaggio invita a vincere la confusione ascoltando la Parola di Gesù. Solo così si rivela volontà di Dio e Gesù ci rivela che Dio è amore. E la vera felicità è amare come Gesù".

Delpini infine ha interpretato il messaggio lasciato dalla Madonna a suor Elisabetta anche come una spinta al riscatto.

Quando uno sbaglia allora sembra ragionevole la sfiducia e squalificarlo. Chi può dare a lui una possibilità? Il messaggio ci dice che ogni rapporto può essere rinnovato per chi accoglie Dio. Ciò che è spezzato può essere riparato. E ogni persona ha la grazia di poter ricominciare sempre.

L'affidamento della comunità alla Madonna

Durante la cerimonia l’arcivescovo si è recato all’altare della Madonna, sotto la statua della Vergine del Divin Pianto e ha recitato la preghiera dell’affidamento a lei della comunità cernuschese.

Non mancavano don Giandomenico Colombo, il parroco di Arcore, la città di cui suor Elisabetta era originaria, e la nipote della veggente Pinuccia Redaelli, anch'essa arcorese. Da Arcore è arrivato anche il sindaco Maurizio Bono, seduto accanto agli assessori di Cernusco Alessandro Galbiati e Isabelle Leite.

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