Lutto

Lesmo piange don Innocente Rigamonti

Il sacerdote, originario di Besana Brianza, ha svolto per tanti anni il servizio referente per il servizio agli ammalati all’interno della Comunità Pastorale "Santa Maria". Le esequie verranno celebrate domani, lunedì 5 maggio, a Besana Brianza

Lesmo piange don Innocente Rigamonti
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La comunità pastorale lesmese dice addio a don Innocente Rigamonti. Dopo quasi 65 anni di vita consacrata al Signore, l'89enne don Innocente Rigamonti è ritornato alla casa del Padre ieri, sabato 3 maggio. Il sacerdote si trovava ricoverato nella Rsa San Camillo alla Visconta. A piangerlo  sono le sorelle Regina e Angela e il nipote Giulio.

Il sacerdote, originario di Besana Brianza, ricordiamo, ha svolto per tanti anni il servizio   referente per il servizio agli ammalati all’interno della Comunità Pastorale "Santa Maria".
Nato a Besana Brianza nel 1936, don Innocente è stato ordinato sacerdote il 25 febbraio del 1961. Prima dell'incarico lesmese, in precedenza, aveva ricoperto il ruolo di coadiutore nelle comunità di Gorla Maggiore e Usmate Velate tra le altre, prima di svolgere il proprio servizio presso la cappellania dell’Ospedale Niguarda di Milano.

Una vocazione precoce

"La mia è stata una vocazione molto precoce e già all’età di 11 decisi di entrare in seminario – aveva raccontato lo stesso pastore al Giornale di Vimercate in occasione del suo saluto alla comunità lesmese avvenuto nel 2018 prima di ritirarsi a Besana  – Ho sentito infatti che Dio mi stava chiamando e, grazie al sostegno dell’ambiente familiare e di alcuni sacerdoti che vedevo come grandissimi esempi di vita consacrata, dopo diversi anni di studi presi i voti e mi misi al servizio della Diocesi milanese. Certamente per me questi 55 anni sono stati una bellissima esperienza e un grande regalo. A Dio ovviamente va il mio ringraziamento più grande, ma anche alle tante comunità presso cui ho prestato servizio per avermi sempre sostenuto nel percorso ecclesiastico".

Le esequie

Don Innocente, dicevamo, si dedicava ai più fragili e lo faceva con tanto amore. Diceva che "è vedere la misericordia di Dio che tocca i cuori dei sofferenti attraverso i sacramenti. Il mio servizio è rispondere alle chiamate dei malati che chiedono di incontrare il Signore. Per molti la malattia è un richiamo al senso della vita e la sofferenza fa nascere domande profonde e importanti". E non mancava di ringraziare il Signore  di essere uno strumento nelle Sue mani.

Le esequie del sacerdote verranno celebrate domani, lunedì 5 maggio, alle 15.30, nella basilica di Besana Brianza.

 

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