Lombardia zona rossa da lunedì 15 marzo
Da lunedì entrano in vigore le massime misure restrittive che rimarranno almeno per due settimane.
La Lombardia si prepara, da lunedì 15 marzo, a entrare in zona rossa. Di fatto, vaccino anti-Covid a parte, è come se le lancette dell’orologio fossero tornate a un anno fa, spinte dalla nuova ondata di contagi che sta dilagando in tutta Italia.
Lombardia zona rossa da lunedì 15 marzo
Scampata la scorsa settimana “grazie” all’inserimento in arancione scuro, la zona rossa colorerà da lunedì 15 marzo tutta la Lombardia. A comunicarlo, anticipando quella che sarà la prossima ordinanza del Ministro della Salute Roberto Speranza, il Presidente del Consiglio Regionale Alessandro Fermi.
Una decisione nell’aria già sette giorni fa e fattasi più forte alla luce soprattutto dei dati sull’incidenza che vedono quasi tutte le province lombarde sopra la soglia dei 250 casi ogni 100mila abitanti con Brescia addirittura oltre 550, ma anche dai continui aumenti sui numeri dei ricoveri.
“Mi auguro sia l’ultimo sacrificio”
Sul tema in mattinata era intervenuto anche il Presidente Attilio Fontana:
“La Lombardia purtroppo si prepara a diventare zona rossa. Ce lo dicono i dati, pur contenuti dalle scelte prese la settimana scorsa che sono servite a rallentare il virus. Mi auguro che sia l’ultimo sacrificio chiesto ai nostri cittadini perché poi spero che arrivino i vaccini necessari per iniziare la vaccinazione di massa, in modo che non debbano più esserci limitazioni alla nostra vita”.
Le regole
Necessario quindi un breve ripasso delle regole della zona rossa.
Le più stringenti sugli spostamenti: vietato uscire di casa, ogni spostamento dal domicilio va giustificato con un’autocertificazione. Possibile uscire solo per motivi di salute, lavoro e necessità.
Chiusi tutti gli esercizi di somministrazione che potranno lavorare solo con asporto fino alle 18 (i ristoranti fino alle 22) e a domicilio. Chiusi anche parrucchieri, centri estetici e mercati e negozi che non rientrino nell’elenco di quelli necessari.
Si potrà svolgere attività sportiva solo in forma individuale e all’aperto, mentre la motoria dovrà essere limitata alle prossimità della propria abitazione, sempre con distanze e dispositivi di protezione individuale a portata.