Le esequie a Seregno

L'ultimo saluto al prevosto emerito di Lissone - FOTO

Monsignor Giuseppe Caimi, chiamato da tutti amichevolmente don Pino, ha guidato la chiesa lissonese dal 1995 al 2011

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Si è tenuto questo pomeriggio l'ultimo saluto al prevosto emerito di Lissone. Un grande abbraccio simbolico per ringraziare il sacerdote-giornalista.

L'addio al prevosto Caimi

A stento la basilica di Seregno, dove viveva dopo il termine del mandato pastorale a Lissone, è riuscita a contenere la folla che ha voluto dare l'ultimo saluto a monsignor Giuseppe Caimi, da tutti chiamato amichevolmente don Pino.

Una cerimonia semplice quella officiata dall'amico monsignor Luigi Stucchi, già vescovo ausiliare di Milano, alla quale hanno partecipato i sacerdoti con i quali don Pino ha condiviso le sue esperienze pastorali.

Don Pino era un organizzatore, un grande comunicatore ed è stato un sacerdote esemplare che ha saputo legarsi fraternamente alle comunità delle quali è stato pastore sincero e genuino.

Ha sottolineato durante l'omelia monsignor Stucchi. Alla celebrazione hanno partecipato anche il sindaco di Seregno Alberto Rossi e l'assessore Alessandro Merlino, in rappresentanza della comunità di Lissone che il sacerdote ha guidato instancabilmente dal 1995 al 2011. A rendere omaggio a don Pino anche gli ex sindaci Ambrogio Fossati e Fabio Meroni, entrambi hanno condiviso con il prevosto i suoi anni lissonesi.

Un sacerdote-giornalista

Originario di Saronno, fu ordinato sacerdote nel 1958. La sua prima destinazione era stata proprio quella di Seregno, dove guidò l'oratorio San Rocco. Poi il trasferimento come parroco a Garbagnate Milanese e nel 1995 la promozione a prevosto di Lissone, succedendo al compianto e amato monsignor Luigi Allievi.

Don Pino era anche giornalista ed è stato un grande comunicatore. Fondò la rivista Comunità Alternativa, che diresse ininterrottamente per tutto il periodo della sua pubblicazione.

L'ultima messa nella Prepositurale di Lissone di don Pino Caimi
L'ultima messa nella Prepositurale di Lissone di don Pino Caimi

A lui si deve la nascita proprio a Lissone della prima unità pastorale dell'Arcidiocesi (che inizialmente comprendeva la parrocchia Prepositurale, quella del Cuore Immacolato di Maria e quella di San Giuseppe Artigiano) che poi diventerà l'attuale comunità pastorale alla quale si uniranno le parrocchie della Madonna di Lourdes, del Sacro Cuore e di Santa Maria Assunta a Santa Margherita.

Poco prima della pensione era anche stato nominato Canonico del Santo Sepolcro di Gerusalemme, come ringraziamento dell'amicizia che lega tutt'ora le comunità cristiane di Lissone e della Terra Santa. E proprio sul feretro, durante il suo ultimo saluto, è stata posata la mozzetta color avorio con impressa la croce di Gerusalemme.

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