Meda piange il pioniere del design: addio a Ezio Longhi
Si è spento a 94 anni il fondatore della ditta Elam. Aveva raccontato la sua storia nel libro "Diario di un falegname".
Nelle 250 pagine del libro «Diario di un falegname» aveva messo nero su bianco la storia della sua vita, dai primi passi, mossi a 14 anni nella bottega del padre, alla nascita della sua ditta, la «Elam» in via Molino, fino alla consacrazione a grande imprenditore. Ora quella biografia è una preziosa eredità che Ezio Longhi ha lasciato alla sua Meda. Pioniere del mobile di design in Italia, si è spento domenica a 94 anni.
Da falegname a imprenditore, addio a Ezio Longhi
Nato l’11 dicembre 1928, lui stesso, quando lo avevamo incontrato nella sua casa in via Pace nel 2016, pochi giorni prima della presentazione in sala civica Radio del suo volume, edito da «Brianza Domani», ci aveva raccontato: «La mia era la classica famiglia medese. Mio nonno era un contadino e falegname, mio papà intagliatore. La bottega era attigua alla cucina».
Rimasto orfano di padre a soli 14 anni per colpa della tubercolosi, Longhi decise di portare avanti l’attività, che produceva fusti per salotti in stile «Chippendale», caratterizzati da linee curve ed elaborate, per i tappezzieri della zona. Alla sera frequentava la scuola di disegno dove l’architetto Lorenzo Rho teneva il corso di disegno moderno, al quale Longhi si appassionò in modo particolare. Nel 1945 iniziò a disegnare e produrre fusti per salotti moderni.
Ha fondato la ditta Elam
Dopo i difficili anni della Seconda guerra mondiale, all’inizio degli anni ‘50 acquistò un terreno in via Molino, dove sorgerà la sua industria, la «Elam». Cominciò a produrre una collezione di complementi d’arredo, come tavolini e mensole, disegnati da lui stesso, e introdusse la novità della lucidatura a spruzzo.
Una vera e propria innovazione. Tanti, tantissimi gli incontri illustri nel corso dei decenni, dal signor Colombo di Lissone all’amico Pierino Busnelli, da Gilberto Cassina a Silvio Berlusconi ed Ermanno Olmi.
La collaborazione con Marco Zanuso
Collaborò con importanti architetti (Raffaella Crespi, Piero Ranzani, Lorenzo Forges Davanzati), ma la svolta decisiva per la crescita della «Elam» e per la sua affermazione internazionale arrivò dopo la collaborazione con l’architetto Marco Zanuso.
«Lavorare con lui mi ha arricchito professionalmente, ma molto di più culturalmente, è stata un’esperienza meravigliosa», aveva confidato Longhi.
Sono rimasti famosi nel tempo la celebre cucina E5, «la prima italiana di design, “la cucina più bella del mondo”, come veniva descritta nella pubblicità, che finì perfino nelle case di Agnelli e Mondadori», l’armadio E6 e le sedie «Minisit». Seguirono negli anni molti altri colpi di genio, che hanno portato la «Elam» in vetta al settore.
Il ricordo del sindaco
«A Meda abbiamo personaggi che hanno davvero fatto la storia del design ed Ezio Longhi è di certo uno di quelli - ha commentato il sindaco Luca Santambrogio - Le volte che ho avuto l’occasione di incontrarlo mi ha trasmesso molto del suo pensiero imprenditoriale e di visione dello sviluppo della storia del mobile».
I funerali saranno celebrati martedì 3 ottobre, alle 14 in chiesa Santa Maria Nascente.