Bernareggio

Minaccia con la pistola l’impiegata e rapina il negozio di informatica

Il malvivente con il volto coperto ha colpito la «NB4» negli ultimi giorni dell’anno

Minaccia con la pistola l’impiegata e rapina il negozio di informatica
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Con il volto coperto per non essere riconosciuto, prima ha finto di essere al telefono per non destare troppi sospetti. Poi, avvicinatosi al bancone, ha estratto una pistola puntandola dritta verso l’impiegata che si trovava dall’altra parte; con tutta calma l’ha «invitata» a prelevare i contanti a disposizione e infilarli in un sacchetto. Infine, una volta terminata l’operazione, se n’è andato senza battere ciglio, facendo perdere le proprie tracce prima che qualcuno potesse fermarlo.

Minaccia con la pistola l’impiegata e rapina il negozio di informatica

Incredibile rapina a mano armata quella avvenuta negli ultimi giorni dell’anno all’interno dell’azienda di informatica «NB4» di via della Madonnina,  a Bernareggio, nella zona industriale al confine con Villanova. Attimi di vero terrore che per la dipendente, sotto la minaccia dell’arma da fuoco, sono parsi non finire mai. L’allarme è scattato intorno alle 18.15 dello scorso 29 dicembre. Dalle immagini di videosorveglianza si vede un uomo entrare dalla porta principale dell’attività con il telefono all’orecchio. Dopo aver messo giù, ha estratto un sacchetto dalla tasca della giacca, lo ha appoggiato sul bancone e subito dopo ha tirato fuori anche la pistola dalla cinta dei pantaloni. Nel video lo si vede agire con tutta calma e senza alcuna frenesia. Il malvivente, a quel punto, chiede i soldi della cassa all’impiegata che, nonostante lo spavento e lo shock iniziale, riesce comunque a mantenere il sangue freddo e assecondare le richieste del bandito. La donna apre la cassetta ed esegue le istruzioni, infilando il denaro nel sacchetto. Poi, con la stessa calma, il rapinatore si gira e se ne va come se nulla fosse successo.

Parla uno dei titolari

«C’è poco da commentare purtroppo, il video parla da solo - le parole di Flavio Pezzali, uno dei soci titolari della ditta - Posso solo mettermi nei panni della nostra collega e immaginare lo spavento che ha vissuto. Ero fuori per alcuni lavori, sono arrivato in azienda pochi minuti dopo l’accaduto. Se fossi arrivato prima probabilmente sarei intervenuto chiamando le Forze dell’ordine e la cosa sarebbe andata a finire diversamente. Lei è stata molto brava perché non si è fatta prendere dal panico: in fondo non sai mai chi ti trovi di fronte in queste circostanze e una mossa avventata può portare a brutte conseguenze».

"L'importante è che nessuno si sia fatto male"

Alla fine, il rapinatore è riuscito a trafugare qualche centinaio di euro dalla cassa. Un dettaglio, questo, non di poco conto, perché solitamente i titolari non tengono quasi mai contanti in negozio:

«Siamo una realtà che lavora principalmente all’ingrosso e i pagamenti avvengono quasi sempre elettronicamente, è raro che ci siano contanti in circolazione e infatti non c’era molto a disposizione - prosegue Pezzali - Per questo potevamo aspettarci di tutto, ma non certo una rapina. A mano armata oltretutto. Onestamente però quello economico è un aspetto secondario in questo caso, l’importante è che nessuno si sia fatto male; questa è davvero l’unica cosa che conta».

L'arrivo dei Carabinieri

Immediatamente è scattata la chiamata al 112; i Carabinieri nel giro di pochi minuti hanno fatto capolino alle porte della «NB4» per raccogliere le testimonianze ed effettuare i rilievi di rito. A loro sono state poi consegnate le immagini della videosorveglianza per provare a risalire all’identità del misterioso rapinatore. Il volto travisato da quello che sembra un passamontagna non aiuta, ma ogni dettaglio sarà fondamentale agli inquirenti per proseguire nelle indagini.

«Ringrazio i militari della nostra stazione per il tempestivo intervento e per il tatto con cui hanno gestito la situazione - sottolinea il titolare - Abbiamo consegnato tutto il materiale che avevamo a disposizione, speriamo che possa davvero essere utile a mettere le mani su questo individuo. Purtroppo le ultime settimane dell’anno sono state terrificanti per noi e ci hanno segnato molto: prima il furto, poi la rapina. Siamo veramente sfiniti, non ne possiamo più».

Un altro furto prima di Natale

Difficile dar torto alle sue parole. Poco prima di Natale, ricordiamo, la stessa azienda era stata assaltata a colpi di mazza da alcuni ladri che erano riusciti a rubare una discreta quantità di materiale elettronico, computer compresi. Neanche il tempo di rimettersi in sesto ed ecco il secondo ed ancora più inquietante episodio che chiude nel peggiore dei modi un mese di grande sofferenza.

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