Carate Brianza

Morì nel sonno, l'autopsia: "Nessuna correlazione con il vaccino"

Il decesso a giugno di Silvia Casati, mamma di 43 anni, non fu causato dalla somministrazione della dose Pfizer che aveva ricevuto quattro giorni prima.

Morì nel sonno, l'autopsia: "Nessuna correlazione con il vaccino"
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Era morta nel sonno a giugno, quattro giorni dopo aver ricevuto il vaccino, ma l'autopsia non ha evidenziato correlazioni con la somministrazione.

Morte improvvisa, ma non per il vaccino

Una morte improvvisa, nel sonno, dovuta ad un malore fulminante. Una "insufficienza acuta di circolo", più precisamente.  Così era spirata Silvia Casati, 43 anni, mamma di due figli e originaria di Carate Brianza.

A confermarlo è stato l'esito della autopsia, come ha spiegato il marito Stefano Teneggi al nostro settimanale.

"Gli esiti dell'autopsia non hanno evidenziato nessuna correlazione tra la morte di mia moglie e la somministrazione del vaccino Pfizer - puntualizza l'uomo che vive a Milano - Voglio anche sottolineare che mia moglie era, come me del resto, una sostenitrice della necessità del vaccino nella lotta al Covid-19 e che ha prenotato la somministrazione della prima dose appena è stato possibile ed è andata all'appuntamento cosciente di poter correre dei rischi, giudicandoli di gran lunga preferibili ai rischi legati al contrarre la malattia. Ho anche appreso che alcuni ambienti no-vax utilizzano la notizia pubblicata ai fini di propaganda contraria alla somministrazione del vaccino che è quanto di più lontano possibile dalle idee da sempre espresse in merito da mia moglie che avrebbe mal sopportato le posizioni anti vaccino soprattutto se legate a manifestazioni di carattere violento", ha concluso.

 

 

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