No alla perizia psichiatrica, la "Mantide della Brianza" va a giudizio
Respinta la richiesta della difesa di disporre una perizia psichiatrica: Tiziana Morandi andrà alla sbarra per rispondere di reati che vanno dalla rapina alle lesioni
La “Mantide della Brianza” va a giudizio. Tiziana Morandi, la donna 47enne residente a Roncello arrestata l’estate scorsa dai carabinieri di Vimercate, con l’accusa di aver narcotizzato e derubato una decina di uomini, è stata rinviata a giudizio davanti al tribunale di Monza.
La "Mantide della Brianza" va a giudizio
Il gup di Monza Gianluca Tenchio non ha accolto la richiesta della difesa di disporre una perizia psichiatrica per verificare le condizioni di salute mentale della donna, e ha fissato la prima udienza ad aprile. La 47enne è accusata di una ventina di capi di imputazione, per reati che vanno dalla rapina alle lesioni, dall’utilizzo indebito di carte di credito alla violazione della legge sugli stupefacenti. Sarà giudicata in dibattimento dal tribunale collegiale.
I fatti accaduti in estate
Le querele arrivano da uomini, residenti tra la Brianza e la Lombardia, di età compresa tra i 27 e i 52 anni. Si tratterebbe di uomini che avevano contattato l’indagata per farsi praticare un massaggio (gli investigatori escludono scenari legati alla prostituzione), attività con la quale la 47enne brianzola originaria di Como e trasferitasi nel vimercatese, secondo quanto riferito, si manteneva. All’appuntamento, però, sarebbero stati sedati con dei tranquillanti, somministrati di nascosto, e derubati di importanti somme di denaro.
Una sola parte civile
Solo una delle parti offese si è presentata per costituirsi parte civile. Si tratta di un uomo che, dopo essere stato drogato a sua insaputa, perse i sensi al volante, ed ebbe un pericoloso incidente stradale. L’imputata, ricordiamo, si trova ancora in carcere dalla fine di luglio scorso dopo un periodo iniziale trascorso in ospedale.