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Nuovi serbatoi di ossigeno negli ospedali di Carate, Seregno e Giussano

Consentono di erogare l’ossigeno medicale ai malati che necessitano di assistenza respiratoria. 

Nuovi serbatoi di ossigeno negli ospedali di Carate, Seregno e Giussano
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Tre nuovi serbatoi di ossigeno nelle strutture ospedaliere di Carate, Seregno e Giussano. Consentono di erogare l’ossigeno medicale ai malati che necessitano di assistenza respiratoria.

Nuovi serbatoi di ossigeno negli ospedali di Carate, Seregno e Giussano

Sono stati ultimati i lavori strutturali e di posa dei nuovi serbatoi di ossigeno liquido presso gli ospedali di Carate, Seregno e Giussano. In totale sono tre serbatoi dotati di adeguate piattaforme, che consentono di erogare l’ossigeno medicale ai malati che necessitano di assistenza respiratoria (una volta passato, attraverso un vaporizzatore, dallo stato liquido a quello gassoso).
A Carate, la struttura - con una capienza di 3.000 litri - è stata posata nei pressi della centrale termica del nosocomio. La tecnologia utilizzata permette un flusso dell’ossigeno decisamente significativo e notevoli prestazioni impiantistiche.

Analoghe performance sono garantite anche dal nuovo serbatoio di Giussano, posato in un’area dedicata e realizzata per l’occasione, vicino al monoblocco ospedaliero, con una disponibilità di 1.900 litri. Il nuovo sistema sostituisce quello attuale, la cui tecnologia era ormai obsoleta.

L’investimento dell’ASST ha interessato anche il presidio di Seregno. Anche in questo caso, il serbatoio ha una portata di 1.900 litri. E’ stato installato nei pressi della centrale tecnologica utilizzata per il teleriscaldamento dell’ospedale. Anche a Seregno il nuovo impianto sostituisce il vecchio serbatoio, non più all’altezza della domanda di ossigeno medicale della struttura sanitaria.

Nell'aprile scorso la posa del serbatoio a Vimercate

L'Asst, già nell'aprile scorso, aveva provveduto alla posa di un secondo serbatoio di ossigeno, oggi in attività a pieno regime, presso l'ospedale di Vimercate.

La parte edile e di sistemazione delle tre aree appena ultimate sono costati all’ASST circa 7.000 euro. A carico della Sapio, azienda leader nel campo gas medicale, fornitore dell’ossigeno liquido e dei servizi di manutenzione, i costi dei serbatoi.

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