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Novità a Lissone
Piscina coperta, ecco i due progetti del nuovo impianto
L'impianto natatorio troverà spazio sull'ex stadio all'interno del centro sportivo comunale di via Cilea, a due passi dalla Valassina
Che a Lissone si parli di una nuova piscina coperta, ormai, è cosa nota da almeno due decenni. Ma ora sul tavolo sono arrivate due differenti tipologie di impianto fra le quali individuare quella più opportuna per il territorio. Una scelta da assumere nei prossimi mesi per poi dare ufficialmente il via alla fase di progettazione.
Piscina coperta, ci siamo
La Giunta del sindaco Concetta Monguzzi, dopo aver effettuato una prima valutazione delle proposte pervenute dal Politecnico di Milano, apre ora un’ulteriore fase di condivisione delle informazioni in merito alla costruzione di una piscina coperta da realizzare nell’area del vecchio stadio all'interno del centro sportivo di via Cilea.
La relazione stesa dal Politecnico di Milano, insieme a tutti i documenti correlati, nei prossimi giorni verrà trasmessa a tutti i capigruppo e al presidente della Commissione consiliare Cultura e partecipazione Mattia Gelosa.
Già da dopo Pasqua è prevista una seduta dedicata della Commissione, con la partecipazione dei rappresentanti del Politecnico, per confrontarsi sui possibili scenari all'interno del centro sportivo a due passi dalla Statale Valassina.
La relazione del Politecnico
Le alternative fra le quali scegliere saranno due: scartata, dopo una prima selezione, la possibilità di costruire un centro destinato unicamente ad accogliere attività agonistica.
Il progetto Water and fun prevede costi di costruzione fra gli 8 e i 9 milioni di euro e una redditività di gestione tale da consentire il pagamento di un canone annuo di locazione a favore del Comune di 120mila euro; al contrario, Acqua e Fitness prevede costi di realizzazione leggermente superiori (9,5 – 10 milioni di euro) e una redditività annua per il Comune di circa 90mila euro.
Differenti saranno anche i servizi offerti al pubblico. La proposta Water and fun è la tipologia di impianto più strettamente dedicata al divertimento; al suo interno nell’ipotesi avanzata dal Politecnico di Milano troverebbero posto scivoli d’acqua, spray park, un’area con vasche ludiche, una piscina all’aperto, area benessere, area esterna relax e una vasca corsistica.
Ruota attorno al fitness la tipologia Acqua e Fitness, per la quale il Politecnico prevede invece di concentrarsi su area fitness, vasche acquafitness, palestra, area fisio-riabilitativa, una Spa, area wellness e una vasca per corsi in acqua.
Ora bisogna scegliere
L’obiettivo per il 2021 resta quello di scegliere quale delle due tipologie di impianto sviluppare in fase di progettazione e di completare la valutazione delle modalità di finanziamento dell’opera.
Sarà poi compito del Comune decidere, per garantire la sostenibilità economica dell’opera, tra l’utilizzo dell’avanzo di amministrazione, il partenariato pubblico-privato o un mutuo presso la Cassa Depositi e Prestiti.
Come evidenzia anche il Politecnico di Milano nella sua relazione, la piscina del terzo millennio è una realtà in evoluzione dove convivono le passioni agonistiche con gli entusiasmi del “nuovo che avanza”. La piscina a cui stiamo pensando vuole essere un ambiente non più circoscritto agli addetti ai lavori, ma aperto a tutti, giovani e meno giovani, nuotatori e “fitness-acquatici”, che sia al tempo stesso un polo sportivo, ludico e aggregativo. Sulla base della documentazione tecnica fornita dal Politecnico di Milano, ci concentreremo ora sull’individuazione della strada più giusta da percorrere sia in ottica lissonese che allo scopo di fornire servizi attualmente non esistenti anche ai Comuni limitrofi.
Questo il commento del sindaco Concetta Monguzzi, del vicesindaco e assessore ai Lavori pubblici Marino Nava e dell'assessore allo Sport Renzo Perego.
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