Poliziotti in corteo a Roma per dire "Basta aggressioni"
L'iniziativa è stata organizzata dal Sindacato Autonomo di Polizia per chiedere maggiori tutele e garanzie.
Poliziotti in corteo a Roma per dire "Basta aggressioni agli uomini in divisa".
Poliziotti in corteo
Una delegazione della Segreteria Provinciale del Sap di Monza e Brianza ha partecipato alla manifestazione nazionale “Basta aggressioni agli uomini di divisa”, che si è svolta a Roma in Piazza del Popolo. La manifestazione è stata organizzata dal Sindacato Autonomo di Polizia, insieme al SAappe della Polizia Penitenziari, al Sim Carabinieri, al Sim Guardia di Finanza e al Conapo dei Vigili del Fuoco. "Sono intervenuti esponenti politici, tra cui i senatori Matteo Salvini, Maurizio Gasparri, i deputati Antonio Tajani, Gianni Tonelli e non ultimi il senatore della circoscrizione di Monza Emanuele Pellegrini e il deputato Nicola Molteni che già da tempo si erano spesi, anche con interventi parlamentari, contro la chiusura dell’ex Distaccamento Polizia Stradale di Monza e per il rinforzo di risorse umane presso la neonata Questura e la Sezione PolStrada di Monza - spiega il segretario provinciale Alberto Valsecchi del Sap - La manifestazione ha visto la partecipazione di circa un migliaio di persone, poliziotti, carabinieri, finanzieri e appartenenti alle Forze dell’Ordine". Sette gli agenti della Polizia di Monza che si sono recati a Roma per manifestare.
Le motivazione della protesta
"Molteplici le motivazioni che hanno spinto il Sap a una così decisa presa di posizione - aggiunge Valsecchi - Sono passati molti mesi da quando il Sap ha iniziato con decisione a contare il numero delle aggressioni, sollevando il problema che oggi è scoppiato in tutta la sua gravità. Registriamo un’aggressione ogni 3 ore, per un totale di quasi 8 aggressioni al giorno. Praticamente più di 235 aggressioni al mese. Per il Sap è indispensabile ridare piena dignità alla nostra funzione attraverso tutele e garanzie funzionali, retribuzioni dignitose, ripianamento degli organici e libertà sindacali. Da mesi la ricerca di un confronto con coloro che hanno la responsabilità della sicurezza del paese. Il Presidente del consiglio e il Ministro dell’Interno ci aveva garantito l’apertura di un tavolo di lavoro su nuovi protocolli operativi e tutele legali. Nulla è stato fatto. Nulla, mentre aumentano le aggressioni e contemporaneamente crollano le tutele e le garanzie per gli uomini in divisa. Basti pensare al ragazzo assolto a Verbania dopo aver mandato un “Vaff…” a una volante di polizia, e alla cruenta aggressione subita da due poliziotti a Lecce, con i fermati subito rilasciati. Le Bodycam e il Taser sono richieste a gran voce dagli operatori della sicurezza, ma anche in questo caso nulla è stato determinato. Per ciò che attiene le problematiche locali, continuiamo a registrare una grave carenza di personale sia in Questura che presso la Sezione Polizia Stradale, come alla Polizia Ferroviaria. Lo avevamo già denunciato nei mesi scorsi, ma ancora concrete risposte tardano a venire, con conseguenti gravi sovraccarichi di impiego per il personale operante e notevoli disagi per la popolazione brianzola che necessità dei servizi al cittadino ed una più costante presenza sul territorio della Polizia di Stato".