Processo scuolabus, condannato Angelino. Solo Lentate otterrà un risarcimento
Inflitti 15 mesi di reclusione (pena sospesa) per Pasquale, prosciolto il padre Lorenzo.
Condannato il figlio (pena sospesa), prosciolto per prescrizione il padre. Si è concluso così il processo a carico di Pasquale Angelino, amministratore delegato della «Dap srl», e del papà Lorenzo Angelino, alla guida della «Angelino srl», accusati di turbativa d’asta nelle gare d’appalto per aggiudicarsi il servizio di trasporto scolastico in diversi Comuni della Brianza.
Si è concluso il processo scuolabus per turbativa d'asta
La Procura aveva chiesto rispettivamente la condanna a 16 e 14 mesi di reclusione e mille euro di multa per figlio e padre alla guida di due società di trasporto di Caivano, nel Napoletano. Gli Angelino erano accusati di avere reso dichiarazioni non veritiere in merito ai loro requisiti per aggiudicarsi tra il 2014 e il 2017 una gara d’appalto multilotto che riguardava sei Comuni brianzoli (Meda, Seveso, Lentate, Cogliate, Limbiate e Usmate Velate). Secondo i capi di imputazione padre e figlio avrebbero falsamente attestato, nell’offerta per partecipare alla gara pubblica, la disponibilità di un’autorimessa e di bus destinati esclusivamente al servizio richiesto.
Condannato Pasquale Angelino, prosciolto il padre Lorenzo
Prima di Natale è arrivata la sentenza del giudice del Tribunale di Monza, che ha inflitto 15 mesi di reclusione e 750 euro di multa, con l’interdizione dai pubblici uffici per la durata della pena (che però è sospesa perché l’imputato è incensurato) a Pasquale Angelino, mentre ha prosciolto Lorenzo. La condanna riguarda i Comuni di Lentate sul Seveso e Meda (che però non si è costituito parte civile); prescrizione per Seveso, Usmate Velate e Cogliate; assoluzione per Limbiate.
Un risarcimento di 10mila euro per il Comune di Lentate
Solo il Comune di Lentate sul Seveso ha ottenuto il diritto al risarcimento dei danni, con una provvisionale di 10mila euro. Nessun risarcimento, invece, per Franco Bonfanti, di Cesano Maderno, la cui storica società di autoservizi aveva gestito il trasporto scolastico per 40 anni prima dell’arrivo degli Angelino e che insieme al fratello si è costituito parte civile al processo.
«Come da previsione si è consumata l’ennesima ingiustizia - il suo commento - Il dispositivo emesso dal giudice ha condannato solo Pasquale Angelino con l’interdizione dai pubblici uffici e ha prescritto tutti gli altri reati, permettendo il proscioglimento di Lorenzo Angelino. Le prescrizioni la dicono lunga su come funziona la giustizia...».