Raid vandalico, colpita pure l’auto del Monsignore
Ignoti hanno agito nel cuore della notte spaccando i finestrini del veicolo dell’ex arciprete di Monza che era parcheggiato sul sagrato del Duomo
![Raid vandalico, colpita pure l’auto del Monsignore](https://primamonza.it/media/2024/12/raid-420x252.jpg)
Ancora vandali scatenati in centro Monza. E a farne le spese è stata anche l’auto dell’ex arciprete, Monsignore Silvano Provasi che si è ritrovato con i finestrini in frantumi. Un altro episodio dopo che era stato colpito il Monumento ai Caduti, come vi avevamo raccontato qui.
Il raid vandalico sull'auto del Monsignore
![](https://primamonza.it/media/2024/12/Immagine-2024-12-17-140441-245x420.jpg)
Il raid vandalico si è consumato nella notte tra lunedì e martedì. Ignoti hanno messo a ferro e fuoco le vie del centro storico, lasciando dietro di loro non pochi danni. In primis all’ex arciprete che, la mattina di martedì 10 dicembre 2024, quando si è diretto verso la sua auto, ha dovuto fare i conti con un’amarissima sorpresa: i finestrini del veicolo erano rotti e frammenti di verto erano sparsi in ogni dove.
L’auto si trovava nel sagrato innanzi alla basilica, in piazza Duomo, dove da diverso tempo sono costrette a stazionare tutte le macchine del clero e dei numerosi dipendenti che orbitano intorno all’edificio.
Almeno finché la Soprintendenza non deciderà di concludere i lavori che rendono temporaneamente inaccessibile il cortile della canonica.
L’accaduto è stato prontamente segnalato e il danno riparato in capo a poche ore.
Tuttavia, il mezzo del monsignore non deve essere parso sufficiente a placare la sete vandalica degli anonimi interessati.
Ancora sotto scacco il centro
Se la sono presa difatti anche con una lampada riscaldatrice di proprietà di MisterTea, locale di bubble tea, yogurteria e caffetteria in fondo a via Lambro. Distante dunque solo poche centinaia di metri da dove avevano colpito poco prima.
Chiunque si fosse affacciato oltre il parapetto del Ponte dei Leoni, l’avrebbe scorta riversa e ammaccata sulla riva del fiume.
In questo caso non si tratta di un episodio isolato, ricadendo piuttosto in una lunga scia di segnalazioni e fastidi che, soprattutto nel 2024, hanno complicato la vita di titolari e lavoratori.
Diversi gli atti vandalici che li hanno colpiti nel corso dell’ultimo anno: il taglio della linea elettrica del dehor; la distruzione dei tavolini, delle sedie e delle fioriere che decorano gli spazi esterni. In aggiunta, tre tentativi di furto con l’annessa rottura delle finestre. Infine questo «lancio della lampada», che non è certamente passato inosservato ai tanti curiosi del martedì mattina.
L’area è da tempo al centro di un andirivieni giovanile che occupa abusivamente il dehor anche durante le ore di servizio diurno. Ragazzi che hanno con sé il proprio alcool e rifiutano di consumare l’offerta del locale, ponendosi persino con piglio aggressivo nei confronti dei dipendenti. Anche la toilette si vede periodicamente presa d’assalto. Sono state rifatte le serrature per cercare di tamponare i flussi e provare a insegnare un po’ di sano rispetto della proprietà altrui.
Avevano anche un buttafuori
Per alcuni mesi è stato persino ingaggiato un buttafuori per tenere tutto sotto controllo, ma l’esperimento si è rivelato troppo oneroso. Con l’arrivo della stagione fredda, perlomeno, il problema dell’occupazione abusiva sembra essere parzialmente rientrato.
«La clientela perbene non deve spaventarsi e capire invece che si tratta di un fenomeno diffuso – ha commentato la titolare Antonella Sinigaglia – Siamo la location più giovane di Monza, intesa come locale pensato per i ragazzini (ma non solo, naturalmente). Forse siamo presi di mira proprio per questo: difficilmente agirebbero allo stesso modo in ambienti più in. Mi piacerebbe raccogliere testimonianze dagli esercizi di vicinato per verificare esperienze analoghe e fare fronte comune tramite una collaborazione tra negozianti. Il problema va risolto, perché non è più tollerabile».