Liberati dopo 21 mesi

Rapiti in Mali, tornano in Italia: Triuggio si prepara ad accoglierli

La vicinanza del sindaco, Pietro Cicardi: "Non possiamo che rallegrarci per la conclusione positiva di questa tragica vicenda vissuta per quasi due anni dai nostri concittadini".

Rapiti in Mali, tornano in Italia: Triuggio si prepara ad accoglierli
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"Sono stati liberati e sono rientrati oggi (martedì 27 febbraio 2024) in Italia i coniugi Rocco Langone e Maria Donata Caivano, nostri concittadini che vivevano da qualche anno in Mali, Paese dove il 19 maggio 2022 erano stati rapiti, insieme al figlio Giovanni, da un gruppo jihadista" ha annunciato il sindaco di Triuggio, Pietro Cicardi, pronto ad accoglierli.

Rapiti in Mali, liberati dopo 21 mesi

I Langone, originari della Basilicata, si erano trasferiti in Brianza negli anni Settanta, a Triuggio dal 2005. I due pensionati hanno ancora la residenza nella cascina che si trova proprio alle spalle del Municipio. Per quasi due anni sono rimasti nelle mani degli jihadisti, la famiglia è stata liberata la notte scorsa. "Stanno bene" assicura il ministro degli Esteri, Antonio Tajani. Il loro volo è atterrato all'aeroporto di Ciampino nel pomeriggio di ieri (martedì). Nel 2020 i due pensionati avevano raggiunto il figlio Giovanni in Mali. Poi con l'arrivo della pandemia erano rimasti lì, all'interno di una comunità di Testimoni di Geova. Nel 2022 una banda armata di estremisti islamici li ha rapiti: da allora sono passati 21 mesi. Commosso per il rientro in Italia dei familiari l'altro figlio, Daniele, rimasto in Italia: "Vorrei ringraziare con tutto il cuore il Governo italiano e l'Unità di Crisi per quanto mi sono stati vicini. Non ho dubitato un giorno che me li avrebbero riportati a casa sani e salvi". Il sequestro, ha spiegato il Governo, era opera di una fazione jihadista riconducibile a un gruppo allineato con Al Qaida, attivo in larga parte dell'Africa Occidentale.

Il sindaco pronto ad accoglierli

“La liberazione dei coniugi Rocco Langone e Maria Donata Caivano, e di loro figlio Giovanni, fa tirare un sospiro di sollievo a tutta la nostra comunità triuggese: non possiamo che rallegrarci per la conclusione positiva di questa tragica vicenda vissuta per quasi due anni dai nostri concittadini – ha commentato il sindaco di Triuggio, Pietro Giovanni Cicardi – La notizia è arrivata improvvisa, cogliendoci positivamente di
sorpresa, anche se l’altro figlio rimasto in Italia, con il quale sono stato costantemente in contatto fin da subito dopo il rapimento, mi aveva recentemente confidato che la situazione stava evolvendo in meglio e si stavano facendo passi avanti per la liberazione dei genitori e del fratello. Ho saputo che fortunatamente sono tutti in buone condizioni e spero che i coniugi Langone si mettano presto in contatto con noi per poter organizzare l’accoglienza qui a Triuggio”.

Il servizio completo sarà pubblicato sul Giornale di Carate in edicola da martedì 5 marzo 2024.

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