Desio

Razzia nell'autofficina: rubata anche l’auto di un cliente, varie componenti e i computer

La denuncia del titolare della Gtr Automotive: «Ho subito tre furti da 40mila euro, come faccio ad andare avanti?»

Razzia nell'autofficina: rubata anche l’auto di un cliente, varie componenti e i computer
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«Per un giovane imprenditore come me subire tre furti del valore di 40mila euro in due anni non è sostenibile, è davvero un colpo basso. Come faccio ad andare avanti?».
A sfogarsi è Riccardo Girardi, 27 anni, titolare della Gtr Automotive srl in via Nuova Valassina a Desio. Ha aperto l’attività da aprile 2021 e da allora ad oggi ha subito già tre furti.
Le telecamere di sorveglianza hanno ripreso la dinamica dell’intrusione: l’ultima volta è successo la mattina del 10 febbraio, tra le 3 e le 4.

Razzia nell'autofficina: rubata anche l’auto di un cliente, varie componenti e i computer

Riccardo Girardi

«È stata rubata anche la Mercedes classe B di un cliente - ha aggiunto il titolare dell’autofficina - Per riuscire questa volta i furfanti hanno rotto la sbarra d’ingresso. Hanno preso componenti di varie macchine e i computer che mi servono per lavorare per aggiustare le macchine nella parte elettronica».

Il complesso dove sorge l’autofficina ospita anche altri poli industriali, colpiti nel tempo anche loro da furti.
Tutti insieme hanno pertanto deciso di prendere delle contromisure: «Siamo un complesso di capannoni e allora stiamo pensando di prendere una guardia, in modo che faccia la ronda tutta la notte», ha fatto presente.

La richiesta al sindaco

Dopo il furto subito settimana scorsa, visto che non è stato il primo, si è rivolto direttamente al sindaco di Desio, Simone Gargiulo:

«Arrivo con una richiesta diretta al sindaco, vorrei che desse ascolto anche ai commercianti: serve maggiore sicurezza. Ci sono molte persone poco raccomandabili che entrano dalla ciclabile, sorpassando la recinzione. Servirebbero delle telecamere di videosorveglianza; penso che potrebbero fungere da efficace deterrente».

Il capannone si trova a ridosso della Valassina, dietro al ponte che la attraversa, di fianco alla pista ciclabile, poco illuminata durante la notte e con le sterpaglie che ne occludono la vista:

«Certamente per i cittadini è un grande vantaggio avere questa comoda ciclabile, però deve essere mantenuta bene. Ho visto i lavori che ha fatto il sindaco per la viabilità, l’urbanistica e penso che sia possibile collaborare per risolvere questo problema di delinquenza diffusa. Ci si deve mettere nei panni di noi commercianti e garantire maggiore sicurezza, soprattutto in zona, dove sorge la pista ciclabile che alla sera è un luogo frequentato solo da malviventi. In un periodo come questo, di magra, non posso permettermi altri furti del genere che rovinano anche la reputazione».

Ladri al ristorante, la titolare: «Ci vuole maggiore sicurezza»

Quanto successo all'autofficina purtroppo non è un caso isolato. In via Brennero ad esempio il ristorante "Le Lanterne" è già stato preso di mira dai ladri due volte.

Georgeta Ilie

«Come posso sentirmi sicura? I ladri sono entrati mercoledì (8 febbraio, ndr) nel mio ristorante, è la seconda volta in cinque mesi e, in entrambi i casi, hanno portato via la cassa. I danni collaterali sono parecchi, ma resta soprattutto la mia paura. Spero che le forze dell’ordine indaghino a fondo per trovare i malviventi». Esausta Georgeta Ilie, 38 anni, di Como, che da due anni è titolare del ristorante «Le Lanterne», in via Brennero 10.

Un altro furto a luglio

«Quest'estate i ladri hanno fatto un altro furto a luglio, il bottino è stato di circa duemila euro, il fondo cassa. Adesso sono venuti mercoledì, ma non hanno trovato nulla nella cassa: come potevano pensare che li avessimo lasciati ancora lì i soldi dopo quanto avvenuto?». Quest'estate erano entrati dalla cucina, mentre questa volta dalla porta a vetri dell’ufficio posizionato al piano di sopra rispetto al locale:

«Sono entrati dal tetto, da una porta a vetri che lasciamo sempre chiusa; hanno spaccato la finestra. Per questa il danno è di circa 500 euro; inoltre, devo comprare un’altra cassa nuova. Dalle registrazioni delle telecamere comunque sembrano molto spavaldi, sembra che non abbiano paura di niente».

"Questi danni fanno solo male"

La titolare del ristorante ha sporto denuncia ai Carabinieri il giorno dopo, visto che il tutto è accaduto dalle 4 in poi.

 «Non è facile per nessuno mandare avanti l'attività se ci metti il cuore. Questi danni fanno solo male a chi lavora con passione - si è sfogata - Sono arrabbiata perché non ho percepito sicurezza da quest’estate. Bisogna fare qualcosa altrimenti i malviventi continueranno imperterriti. Inoltre, non lo dico con certezza, ma potrebbero essere gli stessi di luglio».

Furto tentato in una abitazione in via Molinara, il terzo in due mesi

I furti in questo periodo interessano anche le abitazioni private. Domenica 5 gennaio, poco dopo le 18 i ladri sono tornati in via Molinara per la terza volta nel giro di un mese. Anche in questo caso hanno agito in tre, tutti incappucciati. Bersaglio una casa indipendente bifamiliare.

Sono arrivati dalla parte dei campi e dei boschi, per non essere visti. L’edificio era avvolto nel buio. Al piano terra i proprietari non erano in casa, mentre al primo piano sì ma il residente stava riposando, di conseguenza la luce era spenta.

«I furfanti hanno scavalcato - racconta un residente - Poi sono entrati nel mio giardino e hanno fatto un giro di perlustrazione. Hanno visto che non c’era nessuno in casa, di conseguenza si sono affrettati a entrare in azione - prosegue - Hanno scavalcato il balcone al piano terra, ma quando hanno cercato un varco per poter entrare nell’appartamento, l’allarme è entrato in funzione. I tre sono fuggiti in modo molto rapido per non essere presi. Io mi sono alzato, sono andato alla finestra e ho fatto in tempo a vederli».

Questa volta non sono fortunatamente riusciti a fare bottino. Non così un mese fa. I tre, anche in quel caso incappucciati, erano riusciti a entrare nell’appartamento al primo piano e avevano fatto razzia di gioielli, prima di allontanarsi. Erano tornati qualche sera dopo ma erano stati messi in fuga da uno dei vicini. «Il fatto è che qui ci sono tanti anziani e quando fa buio si chiudono in casa perché hanno paura - ribadisce il residente - Non si può vivere così. Lo avevamo fatto presente anche al vicesindaco quando era venuto dopo il furto. Aveva detto che avrebbero installato delle telecamere. Purtroppo la situazione è ancora la stessa», evidenzia.

Il problema dei rifiuti

Ma non è solo il problema dei furti che assilla via Molinara. I rifiuti abbandonati sono un’altra «piaga» di questa zona, così come lo spaccio. Situazioni che per i residenti «vanno risolte». Questo avevano chiesto nel confronto che a inizio gennaio avevano avuto con il vicesindaco e assessore alla Sicurezza, Andrea Villa.

«Sacchi abbandonati ce ne sono ogni giorno - aggiunge il residente - così come il viavai per lo spaccio». Le telecamere, aveva annunciato l’assessore, arriveranno con il progetto Illumina, e si era impegnato per fare in modo che ci fossero più passaggi delle forze dell’ordine per tenere d’occhio la zona.

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