Rifiuti e mazzette: tempi lunghi per il processo ordinario
L'imprenditore pugliese Sfrecola è comparso davanti al giudice. E' coinvolto nella vicenda che riguarda una gara d'appalto del 2015 di Gelsia Ambiente, udienza rinviata a ottobre 2023.
Rifiuti e mazzette, tempi lunghi per il processo ordinario. E’ iniziato oggi al tribunale di Monza il processo a Cosimo Damiano Sfrecola, imprenditore pugliese a processo per le vicende relative alle aste truccate per gli appalti di Gelsia Ambiente, che ha sede a Desio.
Rifiuti e mazzette, il processo a Monza slitta a ottobre 2023
Il processo si scontra però con i tempi lunghi della giustizia, visto che, dopo un primo rinvio a gennaio (ma sarà solo un’udienza interlocutoria per il conferimento di un incarico tecnico) la tappa successiva slitta a ottobre 2023. Calendari sempre più intasati per i giudici brianzoli, costretti ad allungare sempre di più i tempi dei procedimenti. Sfrecola è l’unico imputato che aveva scelto di andare a dibattimento.
Rito abbreviato per l'ex direttore
A ottobre di quest’anno, invece, l’ex direttore generale di Gelsia Ambiente Antonio Capozza era stato riconosciuto colpevole di turbativa d’asta (ma non di corruzione) e condannato alla pena di 2 anni e 8 mesi di reclusione (a fronte di una richiesta di pena a 5 anni avanzata dalla Procura) al termine del processo celebrato con il rito abbreviato davanti al Gup del tribunale di Monza Gianluca Tenchio.
Già condannato l'ex presidente
In tre avevano patteggiato invece tra i 3 e i 4 anni. La pena più alta, tra queste, era stata pronunciata nei confronti dell’ex presidente del Consiglio di amministrazione di Gelsia Ambiente Massimo Borgato. L’accusa principale riguardava la fornitura dei sacchi per i rifiuti “indifferenziati”, muniti di microchip per il tracciamento degli stessi, sulla quale sono state contestate varie irregolarità.