Rifiuti biologici e siringhe trovati nelle fioriere di piazza della Chiesa
L'intervento di pulizia delle fioriere è stato effettuato sabato pomeriggio scorso dagli agenti della Polizia locale e dai volontari della Protezione civile in via Umberto I

Un ritrovamento avvolto nel mistero. Ogni giorno in Italia si producono circa 1.000 tonnellate di rifiuti sanitari pericolosi. E non sempre sono gestiti e smaltiti in modo adeguato. Lo sanno bene gli agenti della Polizia locale e i volontari della Protezione civile di Arcore che sabato pomeriggio hanno ripulito diverse fioriere che si trovano in piazza della Chiesa di Sant'Eustorgio, piene di rifiuti pericolosi abbandonati.
Rifiuti sanitari nascosti nelle fioriere
All'interno degli enormi vasi, infatti, sono stati ritrovati rifiuti sanitari non smaltiti correttamente: siringhe, provette contenenti sangue e utilizzate, con tutta probabilità, per gli esami di laboratorio oltre ai tamponi che vengono utilizzati per curare le ferite. Materiale infetto che ha richiesto molta attenzione e cura da parte degli operatori. Ad avvisare la Polizia locale è stato un cittadino residente poco distante il quale, vedendo le siringhe e le provette appoggiate all'interno delle fioriere, ha immediatamente avvisato l'assessore Luca Travascio che ha poi a sua volta avvisato gli agenti della Locale.
Agenti e volontari della Protezione civile, con tutte le precauzioni del caso, sono intervenuti rimuovendo il materiale sanitario abbandonato. Rimane da capire chi possa aver abbandonato quei rifiuti. Sicuramente gli agenti della Polizia locale verificheranno le immagini registrate dalle diverse telecamere comunali ubicate in zona per risalire ai colpevoli.
Rifiuti sanitari, tipologie e modalità di smaltimento
Il tema della gestione e lo smaltimento dei rifiuti sanitari in Italia è stato regolamentato dal DPR 254/03 allo scopo di tutelare l'ambiente, la salute pubblica ed effettuare dei controlli efficaci. Per raggiungere questo obiettivo la normativa ha previsto, tra le altre cose, anche dei corsi di formazione per tutto il personale addetto alla gestione dei rifiuti provenienti da strutture sanitarie pubbliche e private. Tra queste, ospedali, case di cura, laboratori, banche del sangue, unità riabilitative, ambulatori veterinari, studi medici, etc.
L'abbandono di rifiuti sanitari, essendo considerato un reato, comporta sanzioni penali che possono includere multe e, in alcuni casi, anche l'arresto. Le sanzioni variano in base alla natura dei rifiuti (pericolosi o non pericolosi) e al soggetto che commette l'illecito (privato cittadino o ente/impresa).
Sanzioni per privati cittadini
Rifiuti non pericolosi: multa da 1.000 a 10.000 euro.
Rifiuti pericolosi: multa raddoppiata, quindi da 2.000 a 20.000 euro.
È possibile che venga richiesto il ripristino dello stato dei luoghi e il pagamento delle spese di recupero e smaltimento dei rifiuti.
Sanzioni per titolari di imprese o responsabili di enti:
Rifiuti non pericolosi: Arresto da 3 mesi a 1 anno e multa da 2.600 a 26.000 euro.
Rifiuti pericolosi: Arresto da 6 mesi a 2 anni e multa da 2.600 a 26.000 euro.
Anche in questo caso, può essere richiesto il ripristino dello stato dei luoghi e il pagamento delle spese di recupero e smaltimento dei rifiuti.
Abbandono di rifiuti sanitari e reato penale: l 'abbandono di rifiuti, inclusi quelli sanitari, è stato recentemente equiparato a un reato penale, anche per i privati cittadini che in precedenza potevano incorrere solo in sanzioni amministrative. Questo significa che chiunque abbandoni rifiuti sanitari rischia conseguenze legali più severe rispetto al passato. I rifiuti sanitari sono tutti quei rifiuti prodotti in strutture sanitarie, ambulatori, laboratori, o anche a domicilio, che possono essere infettivi o potenzialmente pericolosi per la salute pubblica. Esempi includono siringhe, garze, bende, farmaci scaduti, ecc.
È fondamentale quindi smaltire correttamente i rifiuti sanitari, seguendo le normative specifiche e affidandosi a ditte specializzate per la gestione di questi rifiuti.