Arrestato

Rimasto senza lavoro tenta la rapina in gioielleria a Barlassina: "Volevo un regalo per mia moglie"

Disposti i domiciliari per un 65enne imbianchino arrivato dalla Sicilia in Brianza per trovare un'occupazione.

Rimasto senza lavoro tenta la rapina in gioielleria a Barlassina: "Volevo un regalo per mia moglie"
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Era arrivato dalla Sicilia in Brianza qualche mese fa per trovare lavoro, che poi però ha perso. E così, non avendo possibilità economiche per fare un regalo alla moglie per Natale, ha tentato di mettere a segno una rapina alla gioielleria Elli di Barlassina.

Tenta la rapina in gioielleria

Lo ha ammesso con il candore di chi si improvvisa bandito a sessant’anni passati:

“Non potevo sopportare l’idea di presentarmi il giorno di Natale senza neanche un regalo per mia moglie”.

Ma il tentativo di rimediare a un periodo di crisi economica pressante con una rapina in gioielleria è naufragato miseramente, la mattina di sabato 23 dicembre 2023, verso le dieci e mezza. L’uomo, un sessantacinquenne imbianchino, è entrato nello storico negozio di preziosi di corso Milano.

Spruzza lo spray urticante contro il titolare

All’interno dell'esercizio, l'uomo ha provato a impossessarsi di una collana, spruzzando una bomboletta di spray urticante contro il titolare. Un altro addetto alle vendite, presente in quel momento nel negozio è intervenuto e ha sventato il colpo, bloccando senza troppe difficoltà il malintenzionato. Sul posto è arrivata anche un’ambulanza, visto che l’aria all’interno del locale si era fatta irrespirabile, anche per l’aspirante rapinatore.

Arrestato dai Carabinieri

L’autore del goffo tentativo di rapina, invece, è stato preso in consegna dai Carabinieri che lo hanno arrestato e tradotto in carcere. I militari non si sono ritrovati davanti a un delinquente incallito, ma a un over sessanta completamente incensurato, difeso d’ufficio dall’avvocato Elisabetta Caldarini, che si è scusato per quello che aveva combinato.

Disposti i domiciliari

“Ho perso il lavoro cinque mesi fa - avrebbe detto - e da allora è molto dura, faccio fatica a stare dietro alle bollette”.

E poi, con il Natale alle porte, almeno un pensiero per sua moglie lo avrebbe voluto “portare a casa” a tutti i costi. L’autorità giudiziaria ha chiesto nei suoi confronti l’applicazione degli arresti domiciliari che gli sono stati concessi a partire dal giorno di Santo Stefano.

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