Ritrovata la panchina rossa contro la violenza sulle donne

La panchina è stata trovata nella palestra esterna, sotto alla tensostruttura. 

Ritrovata la panchina rossa contro la violenza sulle donne
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E' stata ritrovata la panchina rossa contro la violenza sulle donne che era stata rubata la scorsa settimana all'Omnicomprensivo di Vimercate.

Ritrovata la panchina rossa contro la violenza sulle donne

Ritrovata, fortunatamente anche in buone condizioni, la panchina rossa simbolo della lotta contro la violenza sulle donne che era stata rubata nella notte tra giovedì e venerdì scorso davanti all'ingresso dell'istituto Einstein. La notizia è arrivata poco fa. La panchina è stata trovata nella palestra esterna, sotto alla tensostruttura.

Il valore simbolico

La notizia del furto aveva suscitato sdegno tra gli studenti, i professori e tutti i vimercatesi. La panchina rossa infatti aveva un grande valore simbolico: era stata dipinta il mese scorso da un gruppo di studentesse dell'Einstein che avevano incollato anche una scarpetta rossa con il tacco e dipinto un messaggio contro la violenza sulle donne.

Un gesto simbolico per una causa importante, un lavoro avviato a scuola, tenuto a battesimo dallo stesso sindaco Francesco Sartini che aveva assistito in prima persona al lavoro delle ragazze insieme alla dirigente scolastica Antonella Limonta.

L'appello del dirigente scolastico

Il dirigente scolastico appena due giorni fa, proprio in seguito al furto, aveva lanciato un appello alla cittadinanza "Durante l’estate donateci vecchie panchine ancora in buono stato, noi le dipingeremo di rosso, ci metteremo una scarpetta e, dopo gli opportuni accordi con l’Amministrazione comunale, le collocheremo nei parchi cittadini, nelle piazze, per le vie. Sarà l’occasione per trasformare un gesto vandalico imbecille e offensivo in azione collettiva di solidarietà, in un impegno dell’intera città contro la violenza".

Anche il gruppo Facebook cittadino "Sei di Vimercate se" aveva dedicato ampio spazio alla vicenda e nei giorni scorsi aveva cambiato la propria immagine di copertina scegliendo quella della panchina rossa rubata.

 

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