Burago

Salvato dagli angeli in divisa

Dramma sfiorato lo scorso martedì a Burago, dove il giovane stava lavorando

Salvato dagli angeli in divisa
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E’ ancora ricoverato in ospedale e ne avrà sicuramente per un po’. Ma se la sua vita non è più in pericolo, molto (se non tutto) lo si deve a tre angeli in divisa. Quella indossata dai Vigili del fuoco volontari del Distaccamento di Vimercate, che lo scorso martedì hanno strappato da morte certa un 22enne rimasto folgorato a causa di un incidente sul posto di lavoro.

Salvato dagli angeli in divisa

Sono stati loro, Stefano Mauri (il caposquadra), Marco Magni e Livio Mauri, a intervenire per primi sul luogo del dramma sfiorato al civico 12 di via Galvani, dove il giovane C.L., residente a Lugo di Romagna e operaio di una ditta esterna del Ravennate, è stato investito da una scarica elettrica da 380 volt mentre lavorava all’installazione di un nuovo macchinario all’interno dello stabilimento brianzolo della «Felice Dania». Un intervento a dir poco provvidenziale scattato poco dopo le 7.30 di martedì scorso, a una manciata di minuti dall’inizio del turno.

L'incidente

Sembra un intervento di routine, l’installazione dell’attrezzatura. Invece accade l’imponderabile. Il ragazzo mette mano al quadro elettrico pensando che la corrente sia staccata, ma per cause ancora da chiarire non è così. La scossa è fulminea: la «380» gli attraversa il corpo, che però non viene sbalzato dalla scossa, ma anzi resta attaccato al quadro elettrico.

E’ un collega ad accorgersi immediatamente della situazione di pericolo e, con uno spintone, riesce a staccare il 22enne dal pannello. Il ragazzo crolla a terra, anche se inizialmente sembra essere in grado di riprendersi. Ma è solo un momento. Il cuore, l’organo che in caso di folgorazione subisce i danni maggiori, cede all’improvviso e il giovane perde immediatamente i sensi. E il battito.

L'intervento dei pompieri

A ritrovarlo in condizioni disperate sono proprio i pompieri del distaccamento di Vimercate, impegnati sin dalle prime ore del mattino in una serie interventi di messa in sicurezza del territorio a causa del nubifragio notturno. Sono ancora nei paraggi con l’autopompa nel momento in cui arriva la chiamata di emergenza al 112. I Vigili del fuoco volontari di Vimercate sono i primi ad arrivare sul posto: bastano pochi secondi per comprendere la gravità della situazione. Subito scattano le primissime e urgenti cure alla vittima. Prima con il massaggio cardiaco manuale, poi con il defibrillatore automatico presente sul proprio mezzo. Manovre che si rivelano assolutamente tempestive e provvidenziali per salvare l’operaio, le cui condizioni paiono critiche fin dal primo momento.

L'arrivo dei soccorritori

Nel giro di pochi minuti sopraggiungono sul posto anche i paramedici dell’Avps di Vimercate con ambulanza e automedica che immediatamente prendono in carico la situazione proseguendo le operazioni di salvataggio. Il battito, seppur in maniera flebile, torna a farsi sentire e la fiammella della speranza si riaccende. Il giovane viene trasportato in codice rosso all’ospedale San Gerardo di Monza, dove viene prontamente ricoverato nel reparto di Cardiorianimazione in prognosi riservata. Qui, per tre giorni, lotta tra la vita e la morte.

La buona notizia

Poi, venerdì la notizia che tutti aspettavano: il 22enne viene dichiarato fuori pericolo e trasferito in Terapia intensiva per il definitivo recupero.
In via Galvani, durante i concitati minuti, sono intervenuti anche i Carabinieri della stazione di Vimercate. A loro il compito di fare chiarezza su quanto accaduto e accertare le eventuali responsabilità. A cause delle conseguenze del tremendo sinistro il giovane invece non tornerà a casa tanto presto. Ma se potrà farlo sarà per gran parte merito dei «suoi» angeli in divisa.

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