Rivoluzione a Lissone

Sanità, grandi novità per l'ospedale e per il Distretto

Il nosocomio di via Bernasconi ospiterà anche la figura dell'infermiere di comunità. In via Don Minzoni, invece, un Polo per la famiglia

Sanità, grandi novità per l'ospedale e per il Distretto
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Sanità, pieno sostegno al progetto di sviluppo dei servizi socio-sanitari a Lissone con la disponibilità ad investire 180mila euro nel prossimo triennio per garantire alla cittadinanza nuove funzionalità sul territorio.

Sanità a Lissone, le novità

Una grande somma che, in particolare, servirà agli interventi strutturali che si renderanno necessari per realizzare un Presst (Presidio socio sanitario territoriale) presso l'ospedale di via Bernasconi (che già ospita anche un poliambulatorio della Asst Brianza, numerose degenze, l'Ircss Maugeri e le palestre per la riabilitazione) dove troverà posto anche la figura dell’infermiere di comunità.

Tra le novità c'è anche la realizzazione di un "Polo integrato per la famiglia" presso il distretto dell'Ats Brianza di via Don Minzoni.

È la linea guida che il sindaco Concetta Monguzzi e la Giunta hanno sottoscritto in una delibera approvata mercoledì 3 febbraio nella quale si prende atto – condividendolo in tutti i dettagli – del progetto di sviluppo dei servizi socio-sanitari sul territorio, alla luce del fatto che "il rafforzamento dei servizi territoriali riveste un interesse pubblico strategico per il comune di Lissone e per i cittadini".

Il potenziamento dei servizi socio-sanitari territoriali ha rappresentato l’oggetto di una lunga interlocuzione che ha visto dialogare nei mesi scorsi il Comune di Lissone e la nuova Asst Brianza, con incontri che nel mese di gennaio hanno generato la verifica della fattibilità di un progetto evolutivo dei servizi sul territorio.

Ospedale e nuovo distretto

In particolare, l’intesa prevede la realizzazione di un Presst (comportante un finanziamento regionale di 1,5 milioni di euro) presso l'attuale sede di via Bernasconi attraverso lo sviluppo e l'inserimento della figura dell’infermiere di comunità, la creazione di spazi per integrare i medici di Medicina Generale con gli specialisti e l’implementazione del modello Coti (Centrale Operativa Territoriale Integrata) con il coinvolgimento degli assistenti sociali dell’Ambito.

Attraverso l’implementazione del modello Coti, si avrà sul territorio una unica sede in cui figure professionali potranno discutere casi, progettare percorsi e abilitare l’accompagnamento nella rete dei servizi.

Un secondo ambito di intervento prevede la realizzazione di un polo integrato della famiglia presso il distretto di via Don Minzoni di proprietà comunale (consultorio, Uonpia, con potenziamento dei servizi) per il quale viene ipotizzato un cofinanziamento comunale di 180mila euro per l’adeguamento del secondo piano della palazzina che andrà ad ospitare la Uonpia (Unità operativa neuropsichiatria infantile e adolescenza) potenziata.

Qui verranno sviluppati anche il percorso del Basso Rischio Ostetrico e specifici percorsi integrati per situazioni di disagio famigliare.

Il commento del sindaco

L’adesione del Comune a questa prima fase progettuale avrà poi un seguito con la formalizzazione del protocollo d’intesa e della convenzione con la declinazione dei reciproci impegni in ordine alla progettazione e alla realizzazione dei lavori di ristrutturazione.

Il progetto riveste un interesse pubblico strategico per il Comune di Lissone e per i propri cittadini, oltre a diventare punto di riferimento per oltre 80mila cittadini includendo anche i comuni limitrofi. Il progetto pone le basi da un lato per disporre sul territorio di servizi socio-sanitari di prossimità per la presa in carico delle fragilità, dall’altro per sviluppare interventi diretti di prevenzione e di sostegno a problematiche. In questo periodo di emergenza sanitaria, è apparsa ancor più evidente la necessità di servizi territoriali che facciano da collegamento tra presidi ospedalieri e territorio, anche con il coinvolgimento dei medici di Medicina Generale, e al tempo stesso si occupino delle criticità esistenti a livello locale.

Questo il commento del sindaco Monguzzi, a margine della conferma della partenza di questa "riforma" sanitaria cittadina.

Sanità, il cronoprogramma

Il cronoprogramma di massima prevede già in primavera l’avvio degli ambulatori dell’infermiere di famiglia e di comunità nell'ospedale di via Bernasconi, con una riorganizzazione del layout degli spazi all’interno del Presidio.

Nel 2022 è previsto lo spostamento della Uonpia in via Don Minzoni (oggi l'Unità operativa si trova all'interno del presidio ospedaliero lissonese) e la creazione del nuovo Polo per la famiglia.

Come anticipato al Comune di Lissone da Asst Brianza, il progetto potrà prevedere un’ulteriore fase di sviluppo riguardante i servizi psichiatrici nella sanità lissonese.

Attualmente, i pazienti di Lissone sono presi in carico al domicilio o prevedendo l’accompagnamento presso altra struttura. E’ in fase di studio la possibilità di prevedere presso l’edifico di via Don Minzoni, al piano interrato (oggi inutilizzato), un ambulatorio di psichiatria.

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