Sciopero Peg Perego, lavoratori e sindacati accolti in municipio dal sindaco Bono
A seguito dell’assemblea dei lavoratori tenutasi il 14 luglio, è stato proclamato uno sciopero per l’intera giornata di mercoledì 16 luglio, accompagnato da una manifestazione pubblica
"No ai licenziamenti, no al lavoro in Cina" è la parola d’ordine delle sigle sindacali a tutela dei 95 lavoratori della Peg Perego di Arcore che dal primo ottobre verranno licenziati. Stamattina, mercoledì 16 luglio, le sigle sindacali hanno indetto un nuovo sciopero dopo quello dello scorso 19 giugno.
Una maxi mobilitazione che ha coinvolto non solo i lavoratori ma anche i rappresentanti di Cisl e Cgil. Il corteo è partito dai cancelli dell'azienda e si è diretto verso il municipio attraversando il centro cittadino. A palazzo comunale, ad attendere lavoratori e sindacati, c'era il sindaco Maurizio Bono.
Summit tra sindaco e lavoratori alla vigilia dell'incontro in Regione
Il primo cittadino, insieme ad alcuni rappresentanti dei lavoratori, ha organizzato un breve summit alla vigilia della commissione in Regione in programma il 17 luglio e a cui l’azienda non parteciperà, secondo quanto annunciato.
Ricordiamo che già lo scorso 19 giugno oltre un centinaio di lavoratori si erano dati appuntamento davanti ai cancelli della sede di Arcore in via De Gasperi.
L’obiettivo dello sciopero è stato quello di far sentire la propria voce, chiedendo all’azienda soluzioni alternative.
Un passato glorioso
A metà degli anni novanta ad Arcore lavoravano 600 persone, oggi ne restano circa 230, con i 95 tagli in prospettiva. Pesanti le ricadute sul territorio, si tratta infatti in larga parte di lavoratrici, madri di famiglia provenienti dai comuni del territorio. "L'azienda non ha mai voluto ascoltare le nostre proposte, si doveva puntare su altre produzioni, ma non è stato fatto nulla", lamentano i sindacati.
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