Scritte no-vax: imbrattato il cimitero
Il rammarico del sindaco, Pietro Cicardi: "Un atto vandalico inaccettabile e da respingere. Anche perché profana un luogo verso il quale il rispetto delle essere assoluto".
Raid vandalico nel cimitero di Tregasio, frazione di Triuggio, dove sono apparse scritte no-vax.
Scritte no vax
Identico colore, identici messaggi, identici bersagli. Si sta allungando la lista dei raid no-vax nel territorio, l'ultimo in ordine di tempo ha toccato la frazione di Triuggio. Frasi scritte con lo spray rosso, accanto a invettive contro i vaccini e alla W cerchiata, simbolo del movimento no-vax. L'episodio è stato segnato su social:
"Ho fatto la mia visita al cimitero di Tregasio dove ho notato che qualche "artist" ha imbrattato i muri dei bagni in loco. Mi rivolgo a lui, il cimitero è luogo sacro, non luogo per dar sfogo alla tua creatività dubbia e sconsiderata. Un vero peccato che la tua intelligenza da "oloturia" tu la sprechi per diventare famoso e "figo" con i tuoi amici. Non hai rispetto del luogo, nemmeno di chi lo frequenta e di chi ci riposa. Non sei un "artist" sei solo uno pessimo imbrattatore e consentimi uno sfigato. Soluzioni: investire nella sicurezza dei luoghi sacri preso atto dei continui atti delinquenziali e di "street artist" magari dotando ingressi o prossimità di telecamere, non ovviamente alla portata e manomettibili. Per molti è già triste visitare certi luoghi, non rendiamo la visita ancora più triste".
Lo sconcerto del sindaco
Contatto sull'accaduto, il sindaco di Triuggio, Pietro Cicardi, ha commentato: "Un atto vandalico inaccettabile e da respingere, da qualsiasi parte provenga. Anche perché profana un luogo verso il quale il rispetto delle essere assoluto, oltre che per coloro che vi riposano, anche per tutti i familiari e i cittadini".
I precedenti
Imbrattati nelle scorse settimane anche i muri della scuola dell'infanzia di Arcore mentre l'estate scorsa l'obiettivo era stato il Meratese con tre episodi a Merate, due a Cernusco Lombardone e uno a La Valletta. A novembre sono finiti nel mirino il cimitero e l'istituto superiore "Gandhi" di Besana Brianza, il camposanto di Busnago e l'istituto superiore "Marisa Bellisario" di Inzago. Luoghi non scelti a caso perché tra le frasi scritte c'erano anche deliranti richieste di giustizia per Marco Crippa e Giada Pollara. Il primo, 18enne besanese morto nel sonno a settembre (studente del «Gandhi» sepolto nel cimitero di Besana) e la seconda spirata a soli 14 anni venerdì 20 ottobre a causa di un malore improvviso avvertito a scuola durante l’ora di Educazione fisica (frequentava il «Bellisario» e riposa a Busnago). Atti scellerati, aggravati dall’essere stati compiuti nel giorno dedicato ai morti da chi, purtroppo, per i morti non ha rispetto. Rivendicati in una «chat di reclutamento» su Telegram da una rete no-vax organizzata che corre lungo tutto il Paese e anche oltre. Così come il blitz al cimitero di Misinto di lunedì 27 novembre e quelli contro la redazione del «Giornale di Monza» e l’ospedale Sant'Antonio Abate di Cantù, ambedue nella notte tra lunedì 4 e domenica 5 dicembre.
Il servizio completo sarà pubblicato sul Giornale di Carate in edicola da martedì 16 gennaio 2024.