A Seregno

In casa scoperta droga e persino una bomba

Al Lazzaretto arrestati due 64enni con undici dosi di cocaina. Scoperto anche un ordigno artigianale di oltre 400 grammi, potenzialmente micidiale

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Arrestati per spaccio di droga due 64enni residenti al Lazzaretto di Seregno. spunta anche una bomba di 400 grammi e potenzialmente micidiale.

Arrestati due 64enne al Lazzaretto

Nella giornata di mercoledì, 2 dicembre, i Carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Seregno, al termine di indagini di polizia giudiziaria, hanno arrestato in flagranza per spaccio di sostanze stupefacenti due calabresi 64enni (di cui uno con precedenti specifici), da anni residenti a Seregno. Nel corse dei controlli rinvenuta anche una bomba.

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In casa undici dosi di cocaina

I due calabresi, intorno a mezzogiorno in via Monte Rosa a Cesano Maderno, erano stati sorpresi a cedere due dosi di cocaina. I militari nella successiva perquisizione presso le abitazioni in zona Lazzaretto a Seregno, con il supporto delle unità cinofile dell’Arma di Casatenovo, hanno trovato altre undici dosi di  stupefacente, pari a circa undici grammi.

Scoperta anche una bomba artigianale

Durante l’attività degli investigatori è stato anche rinvenuto un ordigno artigianale di 424 grammi di massa attiva e 40 centimetri di miccia detonante. Sul posto è intervenuta la Squadra artificieri del Comando provinciale dei Carabinieri di Milano: la bomba era potenzialmente micidiale e del tutto simile a quelle utilizzate per attentare ad autovetture e negozi. Dopo la campionatura, l'ordigno è stato distrutto presso la cava di Carate Brianza.

Oltre alla bomba, telecamera nel vaso di fiori

Uno degli indagati nella propria abitazione aveva realizzato un sofisticato sistema di video-sorveglianza per anticipare l'arrivo delle forze dell'ordine, attraverso la visione delle riprese delle telecamere. In particolare, una telecamera era nascosta all’interno di un vaso di fiori sul balcone dell’abitazione e un’altra all’ingresso della palazzina, dentro una scatola di derivazione elettrico.

I filmati decisivi per l'indagine

In questa circostanza il sistema di videosorveglianza ha contribuito in maniera decisiva allo sviluppo delle indagini. Nonostante il seregnese G. P. non avesse droga in casa, grazie alla visione delle immagini è stato possibile appurare che, prima di raggiungere Cesano Maderno, era andato nella palazzina adiacente dove risiede il complice (F. M.) per prelevare le dosi da consegnare al cliente. Questo dettaglio ha permesso di concentrare l’attività di ricerca sulla seconda abitazione e provare così la correità di entrambi i soggetti. Sono stati arrestati e trasferiti presso la casa circondariale di Monza.

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