La replica dopo le accuse del sindaco

Caso Seveso, Regione risponde ad Allievi: "Nessun pericolo per la salute"

Dalla Direzione Generale dell'assessorato regionale rassicurazioni in merito alle vasche del Bosco delle Querce.

Caso Seveso, Regione risponde ad Allievi: "Nessun pericolo per la salute"
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Caso Seveso, Regione risponde ad Allievi: "Nessun pericolo per la salute". Dalla Direzione Generale dell'assessorato regionale rassicurazioni in merito alle vasche del Bosco delle Querce.

Regione: "Nessun pericolo"

Continua a tenere banco il caso legato a Seveso che ha portato alle dimissioni del sindaco Luca Allievi con dure accuse sulla gestione delle vasche del Bosco delle Querce. Vasche dove è contenuto il materiale inquinato da diossina dopo l'incidente del 10 luglio 1976. Dopo le parole pronunciate dal primo cittadino, è arrivata la replica direttamente da Regione Lombardia. In merito alle notizie emerse sulla situazione delle vasche di discarica della diossina a Seveso e Meda, in una nota, la Direzione Generale dell'assessorato regionale Ambiente e Clima, spiega che "E' opportuno precisare che fino alla fine del 2020 la gestione delle vasche è stata in capo al Comune di Seveso che, in base alle convenzioni sottoscritte con Regione Lombardia, ha effettuato il prelievo, il monitoraggio e le analisi del percolato delle discariche".

Nessun dato anomalo

"Nel corso della gestione da parte del Comune di Seveso, i dati rilevati sulle analisi del percolato - prosegue la nota - non hanno evidenziato la presenza di concentrazioni rilevanti di contaminanti né sono mai state evidenziate criticità particolari. Non vi sono quindi evidenze di rischio per la popolazione o per l'ambiente derivanti da tali impianti. A seguito di richiesta esplicita del Comune di Seveso, Regione Lombardia, dal 2021 non ha più rinnovato la convenzione per la gestione delle vasche con il Comune, intendendola affidare poi ad ERSAF, Ente gestore del Bosco delle Querce". La nota aggiunge: "Regione Lombardia, nel gennaio 2021 si è fatta carico i verificare se, dopo 45 anni, le discariche necessitino di opere di manutenzione straordinaria o se il loro stato garantisce ancora i criteri di sicurezza che erano stati previsti nel momento in cui erano state realizzate".

Controlli di Ersaf

"A tale scopo, Regione Lombardia, tramite Ersaf - prosegue la Nota - ha ricontrollato i progetti di realizzazione della discarica, ha verificato i documenti relativi alle attività eseguite dal Comune negli anni ed ha eseguito sopralluoghi per verificare lo stato e l'efficienza degli impianti a servizio delle vasche. Lo scorso 30 giugno si è svolta una riunione tra Regione Lombardia ed Ersaf per fare il punto della situazione e condividere le risultanze delle verifiche e dei sopralluoghi effettuati. In tale riunione è emerso che:
• le caratteristiche costruttive delle vasche appaiono in generale rispondere a principi di buona pratica e ragionevolezza tecnica essendo presenti i principali presidi di contenimento e gestione degli impatti potenziali, tenendo in debita considerazione il periodo di realizzazione delle opere, nei primi anni '80;
• le caratteristiche della maggior parte dei rifiuti abbancati non presentano rischi né strutturali né di rilasci di sostanze particolari;
• le caratteristiche del percolato prodotto non evidenziano presenza significativa di contaminanti".

"Inoltre - conclude la nota - sono state fatte alcune valutazioni preliminari sulla necessità o meno di un ripristino dello strato superficiale delle discariche e su ciò che deve essere oggetto di ulteriore monitoraggio negli anni prossimi. Non emergono dunque, al momento, elementi o evidenze che giustifichino uno stato di pericolo per l'ambiente o la salute".

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