I sindaci di Cem in coro: Sartini ha detto bugie

La replica al sindaco di Vimercate sulla mancata fusione con Bea.

I sindaci di Cem in coro: Sartini ha detto bugie
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I sindaci di Cem in coro: Sartini ha detto bugie. E' stato scorretto.

Non si è fatta attendere la replica dei sindaci di alcuni dei Comuni serviti da Cem (la società che si occupa della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti) all'attacco portato nella giornata di venerdì dal primo cittadino 5 Stelle di Vimercate Francesco Sartini. Quest'ultimo, nel commentare la decisione assunta giovedì sera dall'assemblea Cem di abbandonare il progetto di fusione tra Cem e la gemella Bea aveva di fatto cantato vittoria, rivendicando il merito di aver sventato, con la propria azione di convincimento, una fusione che avrebbe portato in dote alla nuova società anche il termovalorizzatore di Desio, ora di proprietà di Bea. Impianto, come tutti gli inceneritori, inviso ai 5 Stelle.

Parole molto forti che hanno indispettivo i colleghi sindaci e in particolare i componenti  del Comitato di indirizzo strategico di Cem, di cui anche Sartini fa parte. Colleghi che oggi, sabato, hanno convocato una contro-conferenza stampa nella sede Cem di Cavenago per  esplicitare quelli che, a loro dire, sono i reali motivi dello stop al processo di fusione. Stop che nulla avrebbe a che vedere con un ripensamento sulla questione dell'inceneritore. Nè, tantomeno, sarebbe stato indotto dall'opera di convincimento di Sartini. Conferenza durante al quale hanno replicato al sindaco di Vimercate non solo nel merito, ma anche rispetto alla forma, stigmatizzandone il comportamento e le dichiarazioni rilasciate venerdì.

Il sindaco di Masate: "Delusi da Sartini"

Parole nette in apertura di conferenza da parte di Vincenzo Rocco, coordinatore del Comitato di indirizzo strategico di Cem.

"Mi viene da pensare che il sindaco di Vimercate sia un po' dissociato - ha detto - In assemblea dei sindaci e all'interno del comitato si è sempre comportato in modo corretto e collaborativo. La sua uscita di ieri risulta quindi ancor più incomprensibile e ingiustificabile. Parole, le sue, che rispondono a logiche politiche calate dall'alto e non fanno il bene e l'interesse del territorio. Abbiamo accolto Vimercate nel Comitato lo scorso anno negli stessi giorni in cui Sartini dichiarava di voler lasciare Cem, Lo abbiamo fatto consapevoli dell'importanza di Vimercate. Il suo comportamento oggi è quindi ancor più inaccettabile. Nel merito della questione, la decisione della maggioranza dei sindaci di abbandonare il percorso di fusione non è legata alla questione inceneritore, ma ad un percorso avviato tre anni fa con certe condizioni. Condizioni che nel tempo sono cambiate. Un convincimento maturato dai sindaci, di certo non condizionati da Sartini".

Il sindaco di Villasanta: "Sartini ha detto bugie"

Ancor più duro, il primo cittadino di Villasanta Luca Ornago.

"Sartini ha detto bugie, ha fatto cattiva informazione. Ha sbagliato. Un brutto esempio di come si deve fare il sindaco. La questione è molto semplice: i sindaci di Cem hanno votato per non proseguire con il processo di fusione, che rimane comunque una buona idea, perché in questo momento non c'erano le condizioni. I motivi sono chiari. Innanzitutto il fatto che alcuni sindaci dei Comuni di Bea si siano espressi per il conferimento dei servizi ad un'altra società (Gelsia, ndr). In second'ordine per la difficoltà dei periti nel redigere un piano di fusione (alla luce della mancanza di dati da parte di Bea, ndr). Oggi qui con noi ci sarebbe dovuto essere anche Sartini, per dire queste cose. Invece ha preferito esprimersi prima, in modo scorretto"

Il sindaco di Agrate: "Da Sartini abuso di credulità popolare"

Ezio Colombo era stato il primo, a poche ore dalle dichiarazioni del sindaco di Vimercate, a stigmatizzare le parole di Sartini. Oggi, in conferenza stampa, ha rincarato la dose.

"Sartini ha abusato della credulità popolare. Davvero vuol far credere di aver convinto con la sua azione 58 sindaci? La fusione tra Cem e Bea resta una buona idea. Non è stata realizzata per motivi che non hanno nulla a che vedere con il pensiero di Sartini nè tantomeno con il termovalorizzatore di Desio, che i 5 Stelle continuano a chiamare "cancrovalorizzatore". Da un sindaco, che in quanto tale riveste un ruolo istituzionale, registriamo dichiarazioni inaccettabili"

Il sindaco di Concorezzo: "Sbagliato ragionare per ideologie"

Per il sindaco di Concorezzo, Riccardo Borgonovo, la pazienza nei confronti di Sartini è finita.

"Da sempre all'interno di Cem ci si è sempre confrontati con un unico obiettivo: fare il bene dei cittadini. Al di là delle differenze politiche, che ci sono. Registriamo, invece, che questo non è l'intento del sindaco di Vimercate. E non è la prima uscita di Sartini che provoca sconcerto e rabbia da parte dell'assemblea dei sindaci e in particolare da parte  dei componenti del Comitato di indirizzo e controllo. Comitato che ha accolto Sartini quando Vimercate intendeva uscire da Cem. Al Cem non si fa campagna elettorale. Nessuno di noi lavora per mettere la bandierina della propria parte politica. Sartini utilizza vecchi metodi di fare politica. Se proseguirà su questa strada non avrà più spazio. E' una questione di metodo, ma anche di contenuti. Perché sostenere che l'aspetto centrale di tutta questa vicenda fosse il termovalorizzatore di Desio è falso. Non è così. I motivi che hanno spinto ad interrompere il processo di fusione sono altri e sono maturati nel tempo, non certo per merito di Sartini".

Il sindaco di Cornate Fabio Quadri: "Da Sartini parole ridicole"

A margine della conferenza stampa ha voluto commentare l'iniziativa di Sartini anche il sindaco di Cornate, che ha comunque espresso una posizione differente agli altri sindaci in merito alla fusione.

"Sartini non ha alcun merito nella mancata fusione - ha detto Quadri - Così come il Movimento 5 Stelle. Sono anni che i Comuni di centro-destra si battono contro la fusione. Sartini non si interfaccia mai con gli altri sindaci, quindi non ha convinto assolutamente nessuno. Il suo è il classico comportamento dei 5 Stelle: prendersi meriti che non hanno".

 

 

 

 

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