La svolta

Sparatoria a Seregno, fermati due fratelli per tentato omicidio

Sono stati rintracciati dai Carabinieri di Seregno a Cesano Maderno presso l’abitazione di una conoscente.

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Sparatoria a Seregno: fermati a Cesano Maderno due fratelli per tentato omicidio.

Sparatoria a Seregno, fermati due fratelli per tentato omicidio

Nel pomeriggio di giovedì 12 luglio, al termine di serrate indagini di polizia giudiziaria, coordinate dalla Procura della Repubblica di Monza, avviate in seguito al tentato omicidio avvenuto martedì 11 luglio alle 11.15 circa a Seregno, lungo via Wagner, i militari della Compagnia di Seregno, con la decisiva compartecipazione del Nucleo investigativo del Comando provinciale di Monza, hanno eseguito il fermo di indiziato di delitto nei confronti di due fratelli di origini calabresi di 28 e 48 anni, residenti in Brianza, entrambi commercianti di materiali ferrosi. Uno con precedenti per reati contro il patrimonio. Nei confronti dei due uomini sono stati raccolti gravi e concordanti indizi di colpevolezza in ordine al reato di tentato omicidio in concorso e porto illegale di arma da sparo in luogo pubblico.

Indagini serrate dopo la sparatoria di martedì a Seregno

Le indagini, avviate immediatamente dopo i gravi fatti dell’11 luglio, hanno permesso di ricostruire che quel giorno i due fratelli, mentre erano a bordo di un furgone Iveco Daily lanciato ad alta velocità nel centro cittadino di Seregno, hanno esploso una decina di colpi d’arma da fuoco contro la Fiat Punto con a bordo un 56enne, ferito alla schiena, e i suoi due figli di 29 e 31 anni.
L'intervento dei Carabinieri si è reso necessario perché dalle investigazioni era emersa l’imminente attuazione di un piano di fuga da parte degli indagati, nel frattempo rintracciati a Cesano Maderno presso l’abitazione di una conoscente, in via Milano, dove giovedì pomeriggio 22 militari hanno fatto irruzione fermando gli indagati e impedendo il loro proposito di fuga.

In casa quasi 8mila euro in contanti

La perquisizione domiciliare eseguita presso l'abitazione dei due fratelli ha permesso di rinvenire e sequestrare anche 7.885 euro in contanti ritenuti attinenti ai reati ipotizzati e presumibilmente raccolti per approntare la fuga. I fermati sono stati tradotti, su disposizione dell’autorità giudiziaria, presso la casa circondariale di Monza.

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