La beffa

Sul muro insulti al sindaco, il Comune manda il conto ai residenti

Incredibile quanto accaduto a Monza in via Cairoli dopo il corteo del Foa Boccaccio

Sul muro insulti al sindaco, il Comune manda il conto ai residenti
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Oltre al danno, la beffa.  Si sono ritrovati sulla cancellata del palazzo una scritta (nella fattispecie degli insulti al sindaco Paolo Pilotto) e ora il Comune di Monza ha intimato ai residenti di uno stabile di via Cairoli di provvedere a loro spese alla pulizia immediata della scritta.

Gli insulti al sindaco in via Cairoli

«Non solo durante un corteo del centro sociale Foa Boccaccio presidiato da un dispiegamento incredibile di forze di Polizia i manifestanti indisturbati hanno imbrattato dozzine di muri e vetrine della città, ma ora si chiede ai commercianti e ai privati cittadini di ripulire quegli imbrattamenti che hanno subito».
Va su tutte le furie il consigliere comunale Marco Monguzzi (Fratelli d’Italia) davanti alla richiesta del Comune do Monza che ha intimato di ristabilire pulizia e decoro sugli edifici presi di mira dal centro sociale durante l’ultimo corteo di dicembre.

«Il Comune ha imposto ai negozi di ripristinare a loro spese il decoro, questo perché sono comparse scritte. Oltre al danno la beffa. Non ci risulta che nessuno sia stato identificato per questi atti vandalici nonostante la presenza delle Forze dell’ordine a presidiare il corteo e ora che il pubblico non fa la sua parte, viene chiesto ai privati di pagare? È assurdo».

Saranno infatti i negozianti di via Cairoli, Solferino, Manzoni e limitrofe, le aree più vicine al passaggio del Corteo del Boccaccio che aveva bloccato largo Mazzini creando disturbo anche al traffico veicolare, a dover mettere mano al portafogli per - come chiede il Comune - il ripristino del decoro delle parti.

Tra l’altro proprio in via Cairoli era comparsa un’offesa diretta contro il sindaco per cui a Pilotto era arrivata la piena solidarietà di diverse forze politiche per quell’attacco vile.

La posizione ferrea dei residenti

Arrabbiato e deluso, l’amministratore di condominio dello stabile di via Cairoli a cui il Comune a gennaio ha intimato entro trenta giorni la rimozione della scritta di insulto al sindaco dal cancello del Palazzo è a dir poco fumantino.

«Ci chiedono di intervenire alla cancellazione o almeno di coprire la scritta che reputano sia riferita al Pilotto che è sindaco - ha attaccato - Mi chiedo se tanta solerzia nel ricercare e applicare gli articoli del regolamento di Polizia urbana sia stata seguita anche per almeno altre cento situazioni che vedo. Monza è piena di scritte, ma guarda caso solo a noi viene chiesto di pulire...».

Antonio Vasicuro, amministratore dello stabile in questione ha risposto per le rime al Municipio e non ha intenzione di arrendersi:

«Il condominio non ha al momento i fondi per provvedere al ripristino. Abbiamo presentato denuncia per l’atto vandalico subito e speriamo nel rimborso assicurativo, ma se le forze di Polizia al corteo avessero vigilato efficacemente non saremmo qui a discuterne».

Vasicuro sottolinea poi come sia «vergognoso» che «si chieda ai cittadini danneggiati di spendere soldi per sistemare quei danni».
Davanti poi al sollecito del Comune che si «riserverà» di coprire le scritte qualora il condominio non intervenisse celermente a far sparire l’insulto a Pilotto, Vasicuro incalza: «Siamo disponibili a ripristinare la verniciatura se il Comune sostiene i costi. Intanto andrò in giro per Monza a fotografare le varie scritte sui muri e manderò la segnalazione via pec, vediamo se le tempistiche di intervento saranno altrettanto solerti...».

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