Le note del silenzio e lancio dei palloncini. L’ultimo saluto a Vittorio, Elisabetta e Mattia
A Vedano Olona la cerimonia funebre per dire addio al 54enne originario di Seveso, alla compagna Elisabetta e al figlio Mattia.
Tragedia del Mottarone, è il momento dell'ultimo saluto a Vittorio Zorloni, il 54enne originario di Baruccana di Seveso, alla compagna Elisabetta Personini e al figlio Mattia di appena cinque anni, tra le 14 vittime del crollo della funivia.
Le note del silenzio e lancio dei palloncini. L’ultimo saluto a Vittorio, Elisabetta e Mattia
Le note del silenzio e il lancio dei palloncini. Si è chiuso così il funerale di Vittorio, Elisabetta e del piccolo Mattia, scomparsi nella tragedia del Mottarone di domenica scorsa. Era presente tutto il paese di Vedano Olona per ricordare la famiglia venuta a mancare domenica scorsa. In paese è stato proclamato il lutto cittadino, già durante la mattinata sono stati tanti i momenti di cordoglio in ricordo delle vittime.
A Vedano è il momento del silenzio e dell’addio
Tutto il paese in lutto nel giorno più difficile per Vedano Olona. I funerali inizieranno alle ore 15.30 ma già dalle 14.30 la cittadinanza ha cominciato ad essere presente in chiesa e fuori dalla chiesa. Da poco è cominciato il rosario, presente il sindaco Cristiano Citterio. Che, in questi giorni, ha definito una “immane tragedia” quanto successo al Mottarone. Presente alle esequie anche il senatore varesino Alessandro Alfieri.
Già questa mattina le scuole si sono fermate per l’addio a Mattia e ai suoi genitori. Un minuto di silenzio, rotto solo dalle note di un flauto, per ricordare le vittime della tragedia del Mottarone nel giorno dei funerali. Tutti presenti fuori dalla chiesa, con più di 200 palloncini.
Monsignor Vegezzi: “Tante domande, continuiamo a rivolgerci a Dio”
Anche monsignor Giuseppe Vegezzi, che sta celebrano le esequie insieme a don Daniele Gandini, sembra non riuscire a dare una spiegazione per quanto successo. Durante l’omelia ha ricordato quanto successo domenica scorsa: “La fede nel signore Gesù ci raccoglie in preghiera per questo ultimo saluto. Domenica scorsa a quest’ora ero qui a celebrare sacramento della cresima. Oggi siamo qui a dare saluto a questa famiglia che nella prima domenica primaverile aveva approfittato per fare una gita Vita che stata stroncata per un errore umano, gli uomini sbagliano, quanto male può fare il nostro egoismo e i nostri sbagli provocano sofferenze terribili”. Tante le domande senza rispsota: “Dov’era Dio in quel momento? Siamo qui con tutte le domande che vorremmo rivolgere a lui. Tre vite sono state spezzate insieme a quel cavo. La morte è arrivata in una gita che tutti avremmo potuto fare. Ancora una volta la straordinaria leggerezza della nostra vita torna a farci capire che non ne siamo padroni. Noi continuiamo a rivolgerci a Dio. Signore ascolta la mia preghiera”.
I parenti: “Non ci sono parole, solo sapervi insieme ci dà un po’ di pace”
Alla fine della celebrazione il momento dei ricordi. Difficili, struggenti, quasi senza parole. “Zio Vittorio ed Elisabetta, non ci sono parole per descrivere quello che è accaduto. Siete stati portati dai nostri cari. Mattia, sei con la tua mamma e col tuo papà. Solo pensare che siete insieme ci dà un po’ di pace”, il ricordo dei parenti con un messaggio arrivato anche dall’Australia. Anche il parroco, don Daniele Gandini, ha ricordato Vittorio, Elisabetta e Mattia: “La parrocchia sia per tutti il luogo, occasione per camminare insieme. Vittorio, Elisabetta e mattia ci aiuteranno dal cielo a non rassegnarci, a correre verso nuove mete. Non sediamoci, desideriamo sempre altre mete”.