Dramma sul lavoro questa mattina, lunedì 8 settembre 2025, a Monza intorno alle 10.58, in via Angelo Mauri 18. Un uomo di 48 anni è deceduto all’interno di una piccola azienda storica che produce valvole industriali.
Tragedia in fabbrica
Secondo le prime ricostruzioni, quando l’uomo è stato soccorso, inizialmente si era pensato a un malore improvviso essendo stato trovato in arresto cardiaco dai colleghi, ma alla fine è emerso che si è trattato di un incidente sul lavoro vero e proprio. Sul posto sono subito intervenuti i soccorritori con un’ambulanza di base e un mezzo di soccorso avanzato, ma per l’uomo non c’è stato nulla da fare: il medico non ha potuto che constatare il decesso.
Sul luogo della tragedia erano presenti anche gli agenti della Polizia di Stato e gli ispettori di Ats, per i rilievi necessari a chiarire la dinamica.
La vittima
Secondo le prime informazioni, il lavoratore deceduto sarebbe stato colpito alla testa dalla leva di un tornio e avrebbe riportato un trauma da schiacciamento. Il macchinario è stato posto sotto sequestro per accertamenti.
La vittima è un 48enne originario della Guinea, cittadino italiano.
L’azienda, molto conosciuta in città per la sua lunga attività nel settore delle valvole industriali, è ora sotto choc.
Poco prima un incidente a Desio
«E’ inaccettabile assistere a quella che è ormai una vera e propria strage quotidiana». A dirlo è Paolo Capone, il Segretario generale dell’Ugl, l’Unione generale del Lavoro: «Ieri, lunedì, in tutta Italia tre operai hanno perso la vita mentre svolgevano il proprio lavoro – ha evidenziato – A Torino un lavoratore di 69 anni è deceduto a causa del crollo del cestello di una gru, mentre a Riposto, nel Catanese, un operaio quarantenne è precipitato da un’impalcatura morendo sul colpo. In un’azienda in provincia di Monza e Brianza, infine, un uomo di 48 anni ha subito un grave trauma da schiacciamento ed è stato ritrovato senza vita in arresto cardiocircolatorio».
L’allarme dei sindacati
Non si tratta, prosegue, «di mere statistiche, bensì di tre lavoratori che non faranno più ritorno alle loro case. Una perdita immensa che pesa non solo sui loro cari, ma sull’intera società civile». E conclude: «Urgono interventi immediati a partire dal potenziamento dei controlli da parte degli enti ispettivi, per garantire un monitoraggio capillare soprattutto nei settori più a rischio. È inoltre necessario investire nella formazione e promuovere fin dalle scuole la cultura della sicurezza sul lavoro, rafforzando le misure di prevenzione per fermare il drammatico fenomeno delle cosiddette morti bianche».
Secondo quanto riportato dall’ultimo report diffuso dall’Ats Brianza, «gli infortuni mortali nel 2024 hanno registrato un andamento molto preoccupante», si legge, con 7 casi nel territorio di Ats Brianza, di cui 6 riguardanti la Provincia di Monza e Brianza.
Su 7 infortuni mortali, ben 4 hanno riguardato lavoratori extracomunitari, e ciò, spiegano da Ats, « potrebbe essere correlato alla difficoltà linguistiche che inficerebbero un’efficace comunicazione, l’informazione e la formazione in materia di sicurezza sul lavoro». Nel 2025 sono stati iscritti, fino alla data del 27 marzo, 2 infortuni con esito mortale, entrambi sul territorio di Monza e Brianza.
Il cordoglio del sindaco
Sulla vicenda è intervenuto anche il sindaco di Monza Paolo Pilotto, a nome dell’intera Amministrazione Comunale per partecipare al cordoglio per la scomparsa del 48enne.
Il Sindaco si unisce al dolore della famiglia e dei colleghi del lavoratore ricordando quanto l’impegno per promuovere la sicurezza sul lavoro debba continuare ad essere uno sforzo quotidiano e un dovere, a partire dalle stesse Istituzioni. Così il sindaco:
Abbiamo il dovere di non abituarci a queste notizie, di non accettarle nella loro crudezza e nel loro carico di dolore: per questo proseguiamo con tenacia tutte le azioni già avviate in collaborazione con la Prefettura e gli Enti preposti affinché il presupposto primario nello svolgimento dell’attività lavorativa sia la sicurezza, sia nei luoghi di lavoro pubblici sia in quelli privati.