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Premesso che i rapporti genitori/figli sono sempre più difficili, occorre sottolineare che la tossicomania esaspera famiglie, istituzioni ed operatori sociosanitari del settore. Si tratta di un fenomeno grave e profondo che taglia trasversalmente la società e che non si sa bene come affrontare. Da ex operatore Sert ritengo che siano necessari da un lato un assai maggior rigore da parte dello Stato nei confronti degli spacciatori (principalmente i grandi spacciatori), che rovinano la gioventù ed ipotecano il futuro della nazione, dall'altro che i tossicodipendenti siano responsabilizzati. E' infatti inammissibile che un utente frequenti un Sert per decine di anni senza risultati apprezzabili, nonostante numerosi programmi terapeutici di vario genere. Il problema del tossico è il territorio dove incontra altri tossici come lui e gli spacciatori, vanificando quindi il programma dei Sert. Occorre assolutamente che chi ha una dipendenza superiore ad un anno sia inviato in una struttura terapeutica nella quale permanga per non meno di tre anni, il primo dei quali senza contatti con l'esterno e gli altri due con alcune uscite in compagnia di operatori qualificati. In tal senso condivido la strategia di san Patrignano che ha riscosso lodevole approvazione in Italia e all'estero.