Desio

Ucciso e sepolto in un campo: 28 anni all'omicida, colpo di scena nel processo

Spunta un complice, indagato per concorso il testimone chiave.

Ucciso e sepolto in un campo: 28 anni all'omicida, colpo di scena nel processo
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Ucciso e sepolto in un campo di granoturco a Desio: 28 anni all'omicida ma c'è un complice. Il colpo di scena al momento della lettura della sentenza.

Omicidio a Desio: colpo di scena nel processo

Per il Tribunale di Monza, infatti, l’assassino del 53enne Omar Annaoui,  ucciso e sepolto in un campo di granoturco, ha  un complice. Per questo, oltre ad aver condannato a 28 anni di reclusione il marocchino Sadik Ilhami, andando oltre la richiesta a 24 formulata dalla pubblica accusa, ha disposto, al momento della lettura del dispositivo nel primo pomeriggio di oggi, venerdì, 15 marzo, la trasmissione degli atti del processo in Procura relativi alla deposizione del testimone chiave della vicenda, per indagare sull’ipotesi di concorso nell’omicidio. Per i giudici della Corte d’Assise (presidente Carlo De Marchi, giudice a latere Stefano Cavallini), insomma, l’imputato non può aver agito da solo. La stessa tesi portata in aula dalla difesa, rappresentata dall’avvocato Andrea Scaccabarozzi, che però sosteneva anche l’estraneità dell’imputato.

Il ritrovamento del cadavere risale al 28 agosto 2022

Il corpo di Omar Annaoui viene trovato il 28 agosto 2022, all'esterno della vecchia casa mandamentale di Desio, a pochi metri dalla caserma dei Carabinieri di via Caduti di Nassirya, seppellito parzialmente sotto uno strato di terra. Il possibile movente lo ha raccontato in aula lo stesso imputato, che addossava la colpa al connazionale, nonché teste chiave. I reati sono quelli di omicidio volontario e occultamento di cadavere. L’imputato è detenuto in carcere da marzo.

La vittima legata, picchiata e strangolata

Secondo la ricostruzione dell’accusa, la vittima è stata legata, picchiata, probabilmente a mani nude, alla testa e al torace, per essere strangolata con un tubo di gomma, prima di essere seppellita in pochi centimetri di terra, in un campo di granturco a qualche decina di metri dalla caserma dell'Arma. Ilhami avrebbe preteso che Annaoui pagasse la cocaina che avevano consumato insieme quella sera. La discussione è successivamente degenerata in una lite violenta. Ilhami avrebbe, poi, provato a prelevare dal conto del 53enne, ma il pin che aveva ottenuto era sbagliato. Il 35enne lo avrebbe, infine, seppellito portandolo in mezzo al campo di granoturco servendosi del carrello di un supermercato.

Il delitto è avvenuto nel vecchio carcere

Gli investigatori avevano raccolto tracce di Dna sull'area e sul luogo del delitto, avvenuto nel vecchio carcere abbandonato di via Canonico Villa (un istituto di custodia per detenuti accusati di reati lievi), a pochi metri dal luogo del seppellimento. L'uomo avrebbe adoperato un carrello da supermercato per spostare il cadavere. Per le motivazioni della sentenza, i giudici si sono presi 90 giorni.

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