È stata una festa nella festa l’edizione 2025 del Concorso di eleganza in moto d’epoca organizzata nell’ambito della Fiera di Arcore. Per il secondo anno consecutivo, il Registro Storico Gilera e il Gilera Club Arcore hanno proposto questa sfilata d’altri tempi, con conduttori e passeggeri abbigliati in sintonia con il modello e l’anno di costruzione del proprio mezzo, in occasione della Festa patronale di Sant’Eustorgio orchestrata dalla ProArcore.
Grandi festeggiamenti per i bolidi Gilera
Nella mattinata di domenica 21 settembre, l’evento si è subito animato con l’arrivo dei primi partecipanti: alla fine sono stati 35 gli iscritti, che dopo aver sfilato in Arcore facendo tappa da Collis Cantina Veneta per il consueto gradito aperitivo, si sono sottoposti alla valutazione insindacabile della giuria tecnica presieduta da Paolo Morandi del Comitato Regionale FMI Lombardia e composta dal vice sindaco Lorenzo Belotti, da Roberto Brambilla, Gianni Corbetta e Antonella Sala. Anche il numeroso pubblico che si è assiepato dietro le transenne nel parcheggio di via San Martino ha potuto esprimere la propria preferenza con il voto della giuria popolare.
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Ecco i vincitori
“Al termine dell’applaudita passerella, ben condotta dallo speaker Vittorio Crippa, e concluso il pranzo con il Gruppo Alpini di Arcore nel Parco della Villa Borromeo, sul palco sono stati premiati i seguenti vincitori – ha sottolineato Daniela Confalonieri, anima del sodalizio arcorese – Categoria B (moto epoca): primo Angelo Rossi (Brough Superior SS80 980 del 1936), secondo Fabrizio Sisti (Moto Guzzi P 175 del 1932) e terzo Giordano Crotta (Gilera Gran Sport 500 del 1931); Categoria C (moto storiche): prima Denise Biffi (Gilera Saturno Sanremo 500 del 1952), secondo Carlo Caria (Piaggio Vespa VBA 1 del 1959) e terzo Alberto Picelli (Gilera Saturno 500 del 1951); Categoria D (moto classiche): primo Maurizio Contato (Innocenti Lambretta 125 LI del 1961), secondo Carlo Vertemati (Piaggio Vespa 125 del 1966) e terzo Marco Viganò (Gilera Giubileo 98 del 1961); Categoria E (moto fuoristrada): primo Federico De Valerio (Gilera 124 Fuoristrada del 1970); Categoria F (Sidecar): primo Sergio Bolis (BMW R 12 750 del 1941), secondo Giuseppe Villa (NSU 501 T del 1927) e terzo Antonio Obinu (BSA W32-6 550 del 1932);
Categoria G (moto militari): primo Marco Repossi (Moto Guzzi 3×3 ‘Mulo Meccanico’ 750 del 1955) e secondo Antonio Gruttadauria (Moto Guzzi Super Alce 500 del 1955)”.
Un riconoscimento per i più giovani
Il premio riservato ai conduttori più giovani ha visto salire sul palco Martina Viganò (prima su Italjet motorizzata Franco Morini del 1960), Marco Lazzari (secondo su Moto Guzzi 65 ‘Guzzino’ del 1950) e Alice Agatier (terza su Gilera 125 Turismo del 1952).
La giuria popolare ha espresso il suo gradimento per la piccola Martina Viganò, classe 2016, mentre il più votato dalla giuria tecnica, vincitore del Best of show, è stato Maurizio Girola, con i suoi figli Edoardo e Ginevra, su Gilera Sidecar VL 500 del 1937.
I premi speciali
Premi speciali dedicati a Nino Brioschi, Egidio Passoni, Eugenio Savoldelli, Michele Cantù, Camillo Mignanego e Lia Iannuzzi sono stati consegnati in base ad alcuni criteri scelti dagli organizzatori: il premio intitolato allo storico segretario del Gilera Club Arcore, Nino Brioschi è stato consegnato a Roberto Maestri, il conduttore proveniente da più lontano, quello dedicato a Egidio Passoni, un tempo membro del direttivo del Registro Storico Gilera, è stato consegnato a Giuseppe Villa, che ha portato la moto più attempata (del 1927), quello dedicato a Eugenio Savoldelli, altro membro del direttivo, è stato consegnato a Martina Viganò, la conduttrice più giovane iscritta, quello dedicato a Michele Cantù, altro membro del direttivo, è stato consegnato a Dante Girvasi, storico socio del Registro, quello dedicato a Camillo Mignanego, per 40 anni alle dipendenze della Gilera di Arcore, è stato consegnato a Giuliano Longoni, il conduttore più attempato iscritto e, infine, il premio intitolato a Lia Iannuzzi, storica dipendente della Gilera-Piaggio, è stato consegnato a Sara Fraschini, la prima conduttrice donna iscritta.
Altri premi speciali sono stati offerti dagli amici Daniela e Danilo di Collis Cantina Veneta di Arcore: sei confezioni di vini, Valpolicella DOC Decanto e Soave DOC Decanto, sono stati consegnati a Girolamo e Alessandro Prandini, Marco e Fabio Repossi, Gabriele Calizzano, Mauro Pontoglio, Giuseppe Ardesi e Massimo Marveggio.
L’esposizione di moto Gilera in Sala del Camino
L’apprezzata esposizione di moto Gilera nella Sala del camino del Comune di Arcore è stata la degna cornice di questo evento: insieme a una decina di pannelli fotografici, hanno fatto bella mostra di sé una 350 Gran Sport del 1930, una 175 Regolarità del 1956 e una 98 Giubileo Regolarità del 1959, moto queste che si sono ritagliate un ruolo da protagonista principale nella storia della Sei Giorni Internazionale (nata nel 1913). Risale a 95 anni fa la prima vittoria ottenuta dal nostro Paese in questa illustre competizione mondiale per merito della Gilera di Arcore: in Francia, a Grenoble, i piloti Rosolino Grana, Miro Maffeis e Luigi Gilera con il passeggero Umberto Meani consentirono all’Italia di scrivere, per la prima volta, il proprio nome in questo prestigioso albo d’oro. La vittoria fu celebrata sulla stampa dell’epoca dando molta enfasi alla robustezza e all’affidabilità delle moto di Arcore. L’anno dopo, a Merano, l’Italia concesse il bis sempre per merito della Gilera, che schierò di nuovo gli stessi interpreti del 1930: per la gioia del commendator Giuseppe Gilera, Rosolino Grana (che era suo cognato, fratello della moglie Ida), Miro Maffeis e Luigi Gilera (che era suo fratello) con il passeggero Umberto Meani apposero il secondo sigillo nella storia della Sei Giorni Internazionale.
Un ringraziamento particolare al termine della kermesse è stato rivolto dagli organizzatori a chi ha collaborato per la sua buona riuscita, dalla Polizia locale che ha scortato il corteo di moto d’epoca alla Protezione civile che ha dato il suo solito prezioso supporto, fino alla ProArcore che ha sapientemente confezionato il lungo e intenso fine settimana della Festa patronale di Sant’Eustorgio.