Pensieri e ringraziamenti

Vimercate, l'omaggio del sindaco alla città e ai suoi caduti

Il messaggio del primo cittadino in occasione della Pasqua

Vimercate, l'omaggio del sindaco alla città e ai suoi caduti
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Vimercate, l'omaggio del sindaco alla città e ai suoi caduti.

Ieri mattina, sabato, il primo cittadino Francesco Sartini e il parroco don Mirko Bellora hanno fatto visita ai cimiteri della città, per rendere il giusto omaggio a tutti i defunti di Vimercate in occasione delle celebrazioni pasquali.

Successivamente le autorità hanno raggiunto per un saluto la Casa Famiglia San Giuseppe, drammaticamente martoriata dall'emergenza sanitaria nelle ultime settimane.

L'omaggio ai cimiteri

Nei luoghi visitati Il sindaco ha espresso un pensiero:

"Devo a nome di tutta la comunità ringraziare don Mirko e tutti i nostri sacerdoti - le parole di Sartini - Li ringrazio perché oggi portano il conforto religioso in un momento che concentra sentimenti, attese, interrogativi, smarrimento, rabbia e in un luogo che tocca in modo intimo non solo i nostri affetti e i nostri ricordi, ma anche e proprio quella parte di noi che non sa darsi risposte di fronte alla morte e a tante vicende incomprensibili della vita.
È difficile oggi essere qui a rappresentare una comunità. L’affetto verso i nostri morti è un fatto intimo. Ma il tempo che stiamo vivendo ci costringe a rinunciare alla possibilità di essere tutti qui, liberamente. Se la morte ci porta il dolore di perdere la vista e il contatto con le persone care, è ancora più doloroso non poter portare un fiore o una preghiera sulla loro tomba".

Poi ancora:

"Mi sono sentito svuotato, debole, impotente di fronte a quello che succede. L’unità di tutta la comunità, di tutti i collaboratori, di tutti i rappresentanti della città mi ha permesso di andare avanti e di dare il mio contributo, che è stato più efficace quando sono riuscito ad ascoltare di più. Ecco perché siamo qui, di fronte alla morte, che in questi giorni tristi non ci lascia neppure la consolazione di un gesto affettuoso, di un abbraccio, di una carezza, della stretta di un amico, Perdere una persona cara è una ferita che non si rimargina, e restiamo increduli che sia veramente scomparsa. Per tutta la nostra vita ci sembrerà che sia ancora lì al suo posto, ci sembrerà di sentirla, di udire il suo passo. Questa epidemia ci fa morire più soli, e ci mancherà quell’ultima carezza e quell’ultimo sguardo sui nostri cari. Ci mancherà, come ci manca il non poter fare loro visita nei nostri cimiteri"

Un pensiero a chi è in prima linea

Il sindaco Sartini ha poi espresso un pensiero e un ringraziamento a chi oggi si trova in prima linea per combattere questa furiosa emergenza sanitaria.

"Voglio essere qui anche per ringraziare e rendere onore, alle tantissime persone che da settimane stanno lottando per salvare vite umane da questa malattia, e si trovano a contatto con la morte. I medici e gli infermieri, che stanno pagando con un pesante tributo la lotta condotta con tantissima buona volontà e con tutti i mezzi a disposizione, ma che quando occorre scegliere, si prestano generosamente e senza indugio per salvare gli altri, sapendo di rischiare.
Ringrazio i volontari del soccorso, che corrono ogni volta che serve il loro intervento, e non solo per chi sta male, ma per chiunque abbia bisogno di aiuto. Voglio ringraziare tutti gli operatori sanitari, in modo particolare quelli che lavorano nelle residenze per anziani".

Commozione per gli operatori sanitari

Parole di stima anche per gli operatori sanitari, con particolare riferimento a coloro che stanno lavorando all'interno della Casa Famiglia San Giuseppe, martoriata dall'emergenza sanitaria.

"Gli operatori sanitari hanno messo il loro cuore, le loro mani, tutta la loro fatica per curare i nostri cari, e quando è stato necessario, hanno messo il cuore, le mani, il calore e le parole per dare tutto l’affetto e il conforto possibile a chi ci ha lasciato, proprio come avremmo fatto noi. Sono commosso e meravigliato per la forza e l’umanità che stanno dimostrando, e per la delicatezza che hanno saputo usare in momenti così difficili.  Io ringrazio tutti voi, che avete trovato la pietà e la forza di assistere tutti i nostri fratelli e non far mancare il conforto nel momento più tragico e donare così la serenità e la certezza per chi resta, che tutto il possibile è stato fatto. Voglio che sentiate che tutta la comunità vi ringrazia con affetto, e spero che questo vi aiuti a trovare la forza per sopportare e superare tanto dolore.

Gli auguri di Pasqua

Infine gli auguri di Pasqua per tutta la città e un messaggio di speranza per un domani più sereno e luminoso.

"Auguro a tutti noi di poter rinascere e poterci rinnovare, perché da questa tragica esperienza nasca il meglio da tutti noi - conclude il sindaco -  La nostra comunità è meravigliosa ed ha tanta energia, anche se adesso è ferita, triste e smarrita. Sapremo rialzarci e sapremo farlo tutti assieme."

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