Il fatto

Violenza sessuale a Carate, non poteva avvicinarsi: arrestato

I carabinieri hanno eseguito un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip di Monza nei confronti di un pensionato di 74 anni.

Violenza sessuale a Carate, non poteva avvicinarsi: arrestato
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Era ai domiciliari nella sua casa a Carate Brianza per violenza sessuale e ha tentato di riavvicinarsi alla vittima minorenne, ma è stato arrestato dai carabinieri.

Vittima una studentessa di Carate Brianza

I militari della caserma di Carate Brianza hanno eseguito un'ordinanza di custodia cautelare in carcere in sostituzione degli arresti domiciliari emessa dal Gip di Monza nei confronti di un pensionato di 74 anni, di origine campane, da tempo residente in paese.

L’ordinanza è  scaturita dalla richiesta di una misura più afflittiva da parte del Comando dei Carabinieri poiché l’indagato ha violato le prescrizioni impostegli.
Nello specifico il pensionato, classe 1946, coniugato, già condannato alla pena di anni due e mesi otto di reclusione, non ha ottemperato alla prescrizione di non avvicinarsi a una ragazzina di 15 anni vittima di violenza sessuale.

La vicenda aveva avuto origine da una denuncia sporta dai genitori della studentessa il 22 maggio dello scorso anno. Il pensionato, vicino di casa e amico di famiglia,  fin dal 2018 si era reso disponibile ad accompagnare quotidianamente la ragazzina a scuola.

La ragazzina aveva filmato i palpeggiamenti

Una confidenza diventata però troppo morbosa quella del 74enne, che sarebbe sfociata in appostamenti non casuali al ritorno della ragazzina da scuola per rivolgerle apprezzamenti verbali fino ai «palpeggiamenti» veri e propri nelle parti intime, si legge nei verbali redatti al termine delle investigazioni, che hanno portato poi a formalizzare la gravissima accusa di violenza sessuale su minore.

Dopo due anni di attenzioni morbose violenze e molestie, un giorno la giovane studentessa di Carate Brianza aveva trovato  il coraggio di riprendere di nascosto la scena e così, dopo esser salita a bordo dell'auto per tornare da scuola, aveva azionato la videocamera del proprio cellulare riprendendo la scena dei palpeggiamenti che subiva. Tornata a casa, la studentessa aveva raccontato tutto ai genitori che avevano sporto immediatamente denuncia.

A quel punto i carabinieri di Carate Brianza dopo gli accertamenti investigativi, il 17 ottobre 2020 diedero esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare degli arresti domiciliari nei confronti dell’indagato per violenza sessuale aggravata. Il pensionato, nel frattempo,  si era trasferito però a Benevento a casa della sorella.

Dopo poche settimane però, per motivi di salute, il 74enne era tornato a Carate Brianza rendendosi protagonista di numerose violazioni dei domiciliari nonché del divieto di avvicinamento alla vittima (usciva senza permessi e stazionava di fronte casa della studentessa fino ad avvicinarsi alla porta dell’abitazione). Per questo, nel mese di febbraio scorso, sono scattati ulteriori aggravi di misura e, a quel punto, l’indagato aveva deciso di tornare nuovamente a Benevento.

Condannato in primo grado a 2 anni e 8 mesi di reclusione

Lo scorso marzo il pensionato  è tornato a Monza per il processo che lo vede imputato dove, in primo grado, è stato condannato alla pena di 2 anni e 8 mesi di reclusione. Nella circostanza, in seguito a un’istanza motivata dalla necessità di cure mediche, il giudice lo aveva autorizzato a tornare a scontare i domiciliari nella propria abitazione di Carate Brianza.

Ancora una volta, però, l’uomo è stato sorpreso a violare le prescrizioni impostegli con varie uscite non autorizzate e tentativi di avvicinarsi alla vittima culminate con l’arresto in esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare di qualche giorno fa.

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