Vimercate

Violenza sessuale, il 19enne è stato arrestato nel bar dell'ospedale dove lavorava

Il giovane fermato dai carabinieri mentre serviva i clienti al bancone del locale al piano terreno dell'ospedale cittadino.

Violenza sessuale, il 19enne è stato arrestato nel bar dell'ospedale dove lavorava
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Quando i carabinieri si sono presentati al bar dove lavorava attualmente, lui ha subito capito. E' sbiancato, le mani hanno incominciato a tremare. E poi si è consegnato ai militari senza proferire parola.

Ecco chi è il giovane arrestato per la violenza sessuale

Si chiama Alessandro Gaudioso, 20 anni tra qualche mese, il giovane arrestato ieri mattina, mercoledì 24 luglio, a Vimercate, in quanto accusato della rapina a mano armata e della violenza sessuale ai danni di una barista della città avvenuta all'alba del 13 luglio scorso.  Contrariamente a quanto era trapelato in un primo momento, i Carabinieri non lo hanno raggiunto nell'abitazione di via Carnia, sempre a Vimercate, ma sul posto di lavoro.

Arrestato al bar dell'ospedale di Vimercate, dove lavorava

Gaudioso lavorava fino a ieri, infatti,  al bar dell'ospedale di Vimercate. Non è però un dipendente di Asst Brianza, ma della società che ha in gestione il servizio.

Sorpreso al bancone mentre serviva i clienti

Un volto noto a molti tra clienti, pazienti,  medici e infermieri. Gaudioso era solito lavorare in particolare nel retro del locale dove si occupava delle preparazioni, ma soprattutto nelle ore di punta dava una mano anche al bancone. Ed era  proprio alle prese con caffè e cappuccini  anche ieri mattina, mercoledì 24 luglio, quando nel locale, al piano terra dell'ospedale, sono entrati carabinieri in borghese poi seguiti da alcuni colleghi in divisa. I militari lo hanno individuato e poi gli hanno ordinato di seguirli. Il 19enne ha vacillato, ha incominciato a tremare e poi si è consegnato senza opporre alcuna resistenza davanti agli sguardi increduli delle tante persone presenti.

I Carabinieri lo hanno quindi trasferito presso l'abitazione di via Carnia per consentirgli probabilmente di prendere alcuni personali e poi portato nel carcere di Monza. Militari che si sono poi fermati nell'appartamento di via Carnia per alcuni accertamenti.

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