L'appello

Arcore, i disegni dei ragazzi delle scuole per dire no alla guerra

Si intitola "Sguardi di Memoria - Quello che della storia non sapevamo" la mostra organizzata in Villa Borromeo, ad Arcore, e inaugurata oggi pomeriggio mercoledì 16 marzo

Arcore, i disegni dei ragazzi delle scuole per dire no alla guerra
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Gli studenti dell'istituto comprensivo di Arcore dicono no alla violenza e alle guerre attraverso l'arte.

Si intitola "Sguardi di Memoria - Quello che della storia non sapevamo" la mostra organizzata nei sotterranei di Villa Borromeo, ad Arcore, e inaugurata oggi pomeriggio, mercoledì 16 marzo 2022. Si tratta di una mostra realizzata grazie all'impegno messo in campo dallI'istituto comprensivo di Arcore, alle docenti curatrici del progetto e ai ragazzi delle classi terze della scuola media "Stoppani".

La mostra rappresenta il momento conclusivo di un lungo percorso che ha visto impegnato per anni il maestro Georges de Canino non soltanto nella realizzazione delle opere d'arte, ma anche nel recupero di una memoria viva, riguardante in primis la tragedia della Shoah.

Da Veil a Martin Luther King fino a Liliana Segre

Da Simon Veil a Edith Bruck, da Martin Luther King a Nedo Fiano, da Teresa Mattei a Liliana Segre: sono ben 25 le opere, tra tele e bozzetti, oltre agli approfondimenti degli alunni/e, per celebrare la rivendicazione di diritti violati e il rispetto della dignità umana.

Un progetto realizzato Cìcon la consulenza del Museo storico della Liberazione di Roma e con il patrocinio della Fondazione Museo della Shoah, del Cdec di Roma (Progetto memoria), dell'IIS L. Brodolini di Pomezia, della Comunità ebraica di Roma, dell'Aned, del Centro internazionale Antinoo per l'arte e dell'UCEBI.

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L'inaugurazione di oggi pomeriggio

All'inaugurazione hanno partecipato il sindaco Maurizio Bono, l'assessore alla Cultura Evi De Marco, la preside Marta Chioffi, il parroco don Giandomenico Colombo,  le insegnanti dell'istituto comprensivo e i ragazzi delle classi terze.

Al tavolo dei relatori c'erano anche il maestro Georges De Canino, il presidene del Museo storico della Liberazione di Roma Antonio Parisella, la testimone Susanne Ruth Raweh e il pastore battista Alessandro Spanu.

"Attraverso l'arte si possono scrivere e narrare storie piene di valori, si può insegnare il senso civico ed oggi raccontiamo la tragedia proprio con lo sguardo dell'arte", ha sottolienato l'assessore De Marco.

"Dobbiamo impegnarci ancora di più per la pace"

"Oggi è il proseguo della Giornata del Ricordo che abbiamo celebrato a fine gennaio - ha sottolineato il sindaco visibilmente emozionato - Grazie all'istituto comprensivo arcorese e all'assessore De Marco oggi inauguriamo questa mostra piena di significati, non solo perchè vogliamo fare memoria di quanto accaduto ma, soprattutto, per quello che stiamo vivendo in queste ore. Il ricordo della Shoah deve essere continuo. L'indifferenza è il comportamento peggiore, per questo motivo oggi vogliamo continuare a parlare delle atrocità accadute nel passato. Bisogna coltivare il ricordo e la memoria oggi più che mai, in queste ore di tragedia per quanto sta accadendo in Ucraina. Mi chiedo: com'è possibile che a distanza di anni si ripropongano davanti ai nostri occhi le stesse tragedie? Possibile che non abbiamo capito nulla dal nostro passato? La pace non ci viene regalata da nessuno, la pace è anche sofferenza e noi dobbiamo impegnarci sempre di più per raggiungere la pace che si conquista giorno dopo giorno".

La mostra sarà visitabile fino a domenica 20 marzo 2022.

 

 

 

 

 

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