Conferenza in Villa Reale

La Villa Reale, una storia lunga tre secoli raccontata da Adalberto Spadari

La conferenza si è tenuta sabato 3 luglio a cura del monzese Adalberto Spadari durante la rassegna «Napoleone riapre la Villa» organizzata in occasione del bicentenario napoleonico

La Villa Reale, una storia lunga tre secoli raccontata da Adalberto Spadari
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La Reggia di Monza, insieme ai Giardini Reali e al Parco è forse l’edificio più emblematico della nostra città, il cui inestimabile valore storico, sociale, culturale e artistico è oggi riconosciuto in tutto il mondo. Un prestigio, però, figlio di una storia complessa e travagliata lunga oltre tre secoli, che sabato 3 luglio è riecheggiata nelle pareti del Salone d’Onore della Villa Reale durante la conferenza «Napoleone e Monza. Il ruolo della Villa Reale negli anni della dominazione francese», tenuta dal monzese Adalberto Spadari durante la rassegna «Napoleone riapre la Villa» organizzata in occasione del bicentenario napoleonico.

 

La conferenza

Ad introdurre l’evento Ettore Radice, presidente dell’associazione culturale Mnemosyne e direttore artistico della rassegna.

Siamo molto soddisfatti della grande partecipazione che abbiamo riscontrato a questo appuntamento, così come agli altri che abbiamo organizzato. La Villa ha bisogno di essere vissuta e il modo per farlo è raccontare la sua storia attraverso queste iniziative.

Un excursus tra Settecento e Ottocento, raccontato attraverso documenti d’archivio letti da Paola Perfetti, fonte del progetto di tesi che Adalberto ha condotto durante il suo percorso di laurea in Storia, dedicato proprio alla Reggia di Monza. Resistendo ad anni di guerre, saccheggi, lunghi periodi di abbandono e degrado e scampando persino a una demolizione, agli inizi del 1800 il futuro della Villa tornò a vedere la luce grazie a Napoleone, che fece ristrutturare la Reggia, al tempo palazzo del governo nazionale, e a Eugenio di Beauharnais, viceré del Regno d'Italia, che restituì all’edificio piermariniano il suo antico splendore celebrando feste mondane nei Giardini Reali e facendo costruire il Parco di Monza, ad oggi il parco recintato più grande d’Europa.

Tenere questa conferenza nel luogo che ho studiato, su cui ho condotto la mia ricerca e raccontare la sua storia all’interno di queste sale è stata una grande emozione - ha affermato Adalberto - La Villa è uno dei simboli principali di questa città che deve continuare a essere valorizzato dal punto di vista culturale e diventare, di conseguenza, un volano per l’economia. Quello su cui, a mio parere, si potrebbe ulteriormente puntare sono i Giardini Reali. Chiuderli e strutturare un percorso esterno guidato da unire a quello interno, come avviene in tutte le grandi regge d’Europa, potrebbe risultare una mossa vincente.

 

I prossimi eventi in Villa Reale 

Ma le occasioni per scoprire la storia della Villa Reale e della città di Monza non sono finite. Fino al 26 settembre, infatti, ci saranno visite guidate, conferenze, laboratori per bambini, rappresentazioni teatrali, letture e concerti. I prossimi appuntamenti per questa settimana saranno sabato 10 luglio alle 18 presso il Salone d’Onore con la conferenza «Di quel sicuro il fulmine tenea dietro il baleno», a cura di Associazione Mazziniana Italiana sezione Monza e Brianza con letture di testi di poeti e scrittori europei di fronte a Napoleone e domenica 11 luglio alle 16.30 con il laboratorio artistico per bambini «Le altre campagne napoleoniche», a cura di Associazione Amici dei Musei.

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