Desio

Inaugurata la mostra "le forme del fuoco"

L'iniziativa potrebbe sfociare in un laboratorio in cui coinvolgere anche i bambini delle scuole del territorio ma ancora "nulla è definito", come affermato da Cuppari

Inaugurata la mostra "le forme del fuoco"
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"L’arte per me è uno sfogo e una grande passione", racconta Alessandro Sala, architetto desiano autore delle opere esposte all’interno della mostra "Le forme del fuoco", inaugurata sabato 12 novembre in sala Carlo Levi a Desio

Nella mostra una 30ina di opere in terracotta, realizzate con diverse tecniche

"L’arte per me è uno sfogo e una grande passione", racconta Alessandro Sala, architetto desiano autore delle opere esposte all’interno della mostra "Le forme del fuoco", inaugurata sabato 12 novembre in sala Carlo Levi e visitabile fino a domenica 20 novembre. Rese note, nello spazio espositivo di via Gramsci, angolo Roggia Traversi, una 30ina di opere tutte in terracotta di vario tipo, alcune scolpite, altre realizzate a vaso e colorate utilizzando la tecnica giapponese raku in grado di produrre effetti particolari, visibili dopo la seconda cottura .  "La mostra è intitolata le forme del fuoco perché tutte le opere hanno dovuto superare una prova importantissima, quella del forno – ci spiega l’artista – La prova del fuoco non perdona e rischia di far rompere o addirittura esplodere le forme".

Le parole dell'assessore alla cultura Miriam Cuppari

Presenti all’inaugurazione anche l’assessore all’Urbanistica Cristina Riboldi e l’assessore alla Cultura Miriam Cuppari la quale ha affermato: "Ho incontrato Alessandro Sala cinque mesi fa e quando mi ha mostrato le sue opere sono rimasta molto colpita". L’assessore ha poi continuato: "Questa mostra è legata ad un progetto in cui ci piacerebbe coinvolgere anche i bambini delle scuole del territorio e che consisterà in un laboratorio all’aperto finalizzato ad illustrare loro le tecniche utilizzate dall’artista per produrre le sue opere". Il progetto, per ora, "è solo un’idea, non c’è nulla di definito ma speriamo di poterlo realizzare in primavera", come rimarcato da Cuppari.

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